La Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Calabria – sede di Catanzaro, accogliendo alcuni ricorsi proposti da altrettante famiglie assistite dai legali del Coordinamento Regionale per l’Integrazione Scolastica della Calabria, ha riconosciuto – con ben cinque diverse sentenze – l’illegittimità e l’arbitrarietà dei tagli agli insegnanti di sostegno operati nei confronti degli studenti calabresi in situazione di handicap grave.
I provvedimenti, in motivazione, ribadiscono che l’eventuale riduzione delle ore di sostegno didattico potrà conseguire solo a una modifica della documentazione medica degli studenti e cioè della Diagnosi Funzionale e del PEI [Piano Educativo Individualizzato, N.d.R.] e che è contrario alle previsioni di legge non tener conto, nell’assegnazione dell’insegnante di sostegno dell’immutabilità della patologia diagnosticata.
Com’è noto, dichiarando con la Sentenza n. 80 del 26 febbraio di quest’anno l’incostituzionalità degli articoli della Legge 244/07 (Finanziaria per il 2008), che avevano fissato un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti per le attività di sostegno e che avevano abolito le deroghe per la gravità, la Corte Costituzionale ha incontestabilmente riconosciuto «il diritto fondamentale dell’istruzione del disabile grave».
Acclarato dunque che non è possibile risanare le Casse dello Stato allontanando di fatto gli studenti disabili dalla Scuola Pubblica, si chiede ora alle Autorità Scolastiche – pur nella piena comprensione delle difficoltà in cui esse si dibattono – una maggiore attenzione e un maggiore impegno al fine di consentire e rendere effettivo il diritto allo studio degli studenti con disabilità, dovendosi anche profilare, a questo punto, azioni risarcitorie e di responsabilità personale nei confronti dei soggetti preposti, sempre a tutela dei ragazzi e delle famiglie.
*Responsabile del Coordinamento Regionale per l’Integrazione Scolastica della Calabria. Si ringrazia per la collaborazione Rolando A. Borzetti.
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