È certamente interessante l’incontro promosso a Terni (28 settembre), dal titolo La diversità come risorsa, nell’ambito della Prima Festa dell’Architettura in Umbria, in corso di svolgimento a cura dell’Associazione GATR (Giovani Architetti Terni) e in collaborazione con l’Ordine Provinciale degli Architetti PPC (Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori). Prestigiosi i relatori, tra i quali, ad esempio, Luigi Bandini Buti, docente del Politecnico di Milano, designer ed ergonomo di fama internazionale, che da oltre trent’anni si occupa di ergonomia applicata ad ambienti, sistemi e prodotti e anche Massimo Angrilli di Landscape Sensivity Design (LDS) e Alessandro Grella dell’associazione culturale IZMO. Ed estremamente stimolanti i temi trattati, tra cui il cosiddetto design for all e le città ad accessibilità totale.
«E tuttavia – si rimarca da parte del Centro per l’Autonomia Umbro, sede della FISH Regionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – dobbiamo purtroppo rilevare che la realtà urbana di Terni è ancora ben lontana dalla visione di una città ad accessibilità totale: basti pensare che nemmeno un paio di settimane fa, in prossimità di Ponte Carrara (area ex Hawaii), si è tenuta una manifestazione per rivalutare le sponde del fiume Nera, ma gran parte delle attività praticabili erano precluse alle persone con disabilità motoria in quanto vi era l’impossibilità fisica ad accedervi». «Dunque – concludono gli esponenti del Centro – le barriere architettoniche, presenti in un’opera pubblica di nuova realizzazione non ancora ultimata e l’incapacità tecnica di trovare un’adeguata soluzione provvisoria per superarle, hanno impedito ad alcuni cittadini la piena partecipazione all’evento».
Va anche detto che a seguito dell’incresciosa vicenda, riguardante esattamente la manifestazione Lungonera 2010, il fiume in festa – svoltasi dal 17 al 19 settembre scorsi – l’assessore comunale alla Cultura Simone Guerra ha presentato le proprie scuse a quanti non hanno potuto partecipare alla manifestazione. «Alla questione – ha dichiarato – era stata posta una particolare attenzione nella fase di preparazione dell’evento. Se quindi ci sono stati fraintendimenti, lavoreremo ancora, nell’ambito delle possibilità del nostro Assessorato, per superarli, con il confronto e con il dialogo, come abbiamo sempre fatto, nella consapevolezza che la città è di tutti e deve essere fruibile a tutti». Parole certamente confortanti, quelle dell’assessore Guerra, che naturalmente, come sempre, dovranno passare l’esame dei fatti concreti. (S.B.)
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