Nei giorni scorsi l’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo – a seguito del reclamo presentato dai genitori di un bambina con disabilità, affiancati dall’Associazione Nuove Ali di Agrigento – ha riconosciuto il diritto della bambina stessa a permanere nella scuola dell’infanzia, nonostante avesse ormai compiuto il sesto anno di età.
«La vicenda – spiega Giovanna Librici, responsabile dell’Associazione Nuove Ali – ha avuto inizio lo scorso anno scolastico, quando i genitori della bambina avevano presentato un’istanza volta a prolungare di un ulteriore anno la permanenza della figlia nella scuola dell’infanzia. L’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo aveva però ritenuto che la minore – così come numerosi altri bimbi con disabilità nella medesima situazione – avendo compiuto il sesto anno di età, avrebbe dovuto essere iscritta, per il presente anno scolastico 2010-2011, alla prima classe della scuola primaria».
A quel punto, dunque, i genitori della bambina, assistiti da Giuseppe Impiduglia, legale dell’Associazione Nuove Ali, hanno proposto un reclamo all’Ufficio Scolastico Provinciale palermitano, nella convinzione che la decisione di quest’ultimo non fosse idonea a garantire «l’effettiva tutela dei diritti della disabile e ritenendo che l’ambito ludico presente nella scuola dell’infanzia fosse il più adatto alle esigenze della minore».
«Con il citato reclamo – prosegue Librici – è stato rilevato che ai sensi della normativa scolastica il limite di sei anni per frequentare la scuola dell’infanzia può essere soggetto a deroga in presenza di situazioni ed esigenze particolari ed è stato altresì evidenziato che le Linee Guida Regionali della Sicilia in materia di autismo prevedono testualmente la possibilità di “rendere più flessibile il percorso scolastico, dilazionando l’ingresso nelle classi successive e prolungando, di fatto, la permanenza in ambito scolastico”». L’Ufficio Scolastico di Palermo ha dunque accolto il reclamo, consentendo alla bimba di permanere anche per l’anno scolastico 2010-2010 nella scuola dell’infanzia.
«Si tratta – commenta la presidente di Nuove Ali – di un risultato importante, in quanto l’esigenza di permanere nella scuola dell’Infanzia anche dopo il raggiungimento del sesto anno di età è comune a numerosi disabili. Dal canto suo, la nostra Associazione, in corrispondenza con questo nuovo anno scolastico, continua le proprie battaglie per l’integrazione scolastica dei minori con disabilità già portate avanti in passato. In particolare continueremo a batterci a fianco dei soggetti disabili e dei loro genitori, per ottenere il riconoscimento del diritto all’assegnazione di insegnanti di sostegno secondo il rapporto 1:1, nonché il diritto all’assegnazione di tutte le altre figure, dall’assistente igienico-personale a quelli per l’autonomia e la comunicazione, necessarie a un’effettiva integrazione scolastica». (S.B.)
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