Se non adesso, quando?

All'insegna di questo slogan e protestando soprattutto per la riduzione generalizzata delle ore di sostegno, per il sovraffollamento delle classi, per la mancata formazione e aggiornamento degli insegnanti e per l'azzeramento nel 2011 del Fondo per la Non Autosufficienza, l'associazione napoletana Tutti a Scuola parteciperà l'8 ottobre, a Roma, alla manifestazione nazionale contro le politiche adottate nella scuola dal Governo

Uno degli stendardi che verranno esposti l'8 ottobre a Roma dall'Associazione Tutti a Scuola«Abbiamo diversi motivi – spiegano i responabili dell’associazione napoletana Tutti a Scuola – per partecipare alla manifestazione nazionale dell’8 ottobre a Roma in difesa della scuola pubblica».
E almeno cinque di quei motivi vengono enumerati con chiarezza in una nota ufficiale prodotta dalla stessa Associazione, vale a dire, «la riduzione generalizzata delle ore di sostegno per tutti gli alunni disabili in violazione della Sentenza 80/10 della Corte Costituzionale; classi formate contro i princìpi fondamentali dell’inclusione con più alunni disabili e anche trenta e più studenti; nessuna attenzione alla formazione e all’aggiornamento permanente per gli insegnanti curricolari e di sostegno; indegne dichiarazioni di politici di differente rango che ipotizzano la rinascita delle “classi speciali” o la presunta “incapacità di crescita” dell’Italia con oltre 2 milioni di invalidi a carico; azzeramento del fondo, già assolutamente inadeguato, per i non autosufficienti nel 2011».

«Per tutto questo – dichiara Antonio Nocchetti di Tutti a Scuola – invitiamo tutte le associazioni di disabili, i genitori e i cittadini del nostro Paese a partecipare alla manifestazione dell’8 ottobre a Roma contro le politiche adottate nella scuola dal Governo Berlusconi. Perché se non adesso, quando?». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: tel. 335 8724337 – 333 8438669, info@tuttiascuola.org.
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