Erano state la FAND (Federazione tra le Associazioni delle Persone con Disabilità) e la FISH (Federazione Italiana contro il Superamento dell’Handicap), nei giorni scorsi, a denunciare come – nel corso del dibattito sul nuovo Contratto di Servizio della RAI per il 2010-2012 (ancora da approvare, pur essendo già arrivati al mese di ottobre del 2010) – fossero emerse allarmanti informazioni secondo le quali si rischierebbe una grave discriminazione nell’accesso alla comunicazione e all’informazione nei confronti delle persone con disabilità sensoriali e in particolare dei cittadini non udenti.
«L’avere affrontato con colpevole ritardo e trascuratezza i servizi di sottotitolazione – avevano dichiarato in tal senso Giovanni Pagano e Pietro Barbieri, presidenti di FAND e FISH – può far sì che questi rimarranno a lungo inapplicabili alla programmazione RAI sui canali del digitale terrestre».
E il 4 ottobre scorso è arrivata anche un’Interrogazione a risposta immediata, in Commissione Parlamentare, rivolta al direttore generale della RAI Mauro Masi, dai deputati Marco Beltrandi (Partito Democratico), Roberto Rao (Unione di Centro) e Davide Caparini (Lega Nord Padania).
Riferendosi anche a quanto testualmente affermato il 10 settembre scorso da Michele Frosi della Divisione Digitale Terrestre della RAI («i sottotitoli e la finestrella con l’interprete LIS [Lingua Italiana dei Segni, N.d.R.] occupano banda e la RAI ha già esaurito tutte le frequenze e la banda ad essa assegnate per la realizzazione di canali»), i tre parlamentari chiedono nel documento di sapere «se saranno recepiti nel contratto di servizio 2010-2012 gli emendamenti migliorativi apportati dalla Commissione di Vigilanza RAI all’art. 13 del contratto di servizio che, come previsto dalla normativa comunitaria e domestica (linee guida dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), obbligano la RAI a rendere accessibili i programmi diffusi sul digitale terrestre».
Chiedono inoltre «se il Direttore generale è al corrente che nel passaggio dall’analogico al digitale l’azienda da Ella diretta non ha previsto la quantità di banda necessaria per la sottotitolazione, la traduzione in LIS e l’audiodescrizione dei nuovi programmi e, se ciò corrisponde al vero, quali iniziative urgenti intenda porre in essere per risolvere questa grave ed incresciosa situazione».
«Entro quale lasso di tempo – conclude l’Interrogazione – le persone con disabilità sensoriale potranno fruire in modo accessibile della programmazione dell’azienda diffusa sui canali della piattaforma digitale terrestre?». (S.B.)
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