Andare oltre la sclerosi multipla si può

A “fuochi appena spenti” di “Una mela per la vita”, la più recente iniziativa promossa dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), il 9 e 10 ottobre scorsi, vale senz’altro la pena approfondire quali siano oggi le principali iniziative di tale Associazione in favore dei giovani affetti dalla malattia. Oggi in Italia, infatti, si calcola che circa la metà delle 60.000 persone colpite da sclerosi multipla siano proprio dei giovani tra i 20 e i 30 anni. Ecco il perché di programmi come quello denominato “Giovani oltre la SM”

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Un nuovo ambulatorio riabilitativo presso Milano

Patologie ortopediche e traumatologiche, neurologiche acute e croniche, malattie reumatiche, ritardo dello sviluppo neuro e psicomotorio dell’età evolutiva, disturbi del linguaggio e dell’apprendimento dell’età evolutiva: di tutto ciò si occuperà il nuovo ambulatorio di Rho (Milano), voluto e gestito dalla Fondazione Istituto Sacra Famiglia, insieme alla Fondazione Restelli, che sarà inaugurato il 15 ottobre. Nella nuova struttura, per ciascun utente verrà impostato un Progetto Riabilitativo Individuale ed è previsto anche il coinvolgimento delle famiglie e della scuola. Verrà inoltre offerto un servizio di prescrizione ausili

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Assistenza domiciliare come una meteora

A fronte di una maggiore disponibilità di tecnologie, dispositivi medici e di personale specialistico adeguatamente formato, l’assistenza domiciliare avrebbe dovuto costituire l’innovazione metodologica e terapeutica del nostro tempo e invece sta sensibilmente peggiorando, in quantità e qualità, sia pure con le consuete differenze da Regione a Regione. Se ne parlerà a Palermo, il 15 e il 16 ottobre, nel corso di un convegno organizzato dall’Associazione “Giuseppe Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti”

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Un fermo rifiuto a ogni forma di violenza e abuso

Presentate a Roma – dalle responsabili dei Ministeri dell’Istruzione e delle Pari Opportunità – la Seconda Settimana contro la Violenza (11-17 ottobre) e la Nona Giornata Europea dei Genitori e della Scuola (12 ottobre). Rispetto alla prima di queste due iniziative, alla quale le scuole italiane hanno aperto le porte con grande entusiasmo, «si tratta – ha dichiarato Mara Carfagna – di un’iniziativa che risponde alla nostra missione istituzionale di educare i giovani e le giovani generazioni al rispetto dell’altro, indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla religione, dall’origine etnica, dalla disabilità e dall’orientamento sessuale». Insieme ad altre associazioni, anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) collaborerà alla Settimana, con un seminario sui temi dell’inclusione delle persone con disabilità, presso il Conservatorio di Milano

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L’istruzione è un diritto fondamentale e non si può «distribuire»!

Non siamo noi a rispondere così a quella dirigente scolastica che ha parlato della necessità di «diritti da distribuire» tra alunni con grave disabilità. A farlo, infatti, sono la Costituzione Italiana, la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e la Sentenza n. 80/10 della Corte Costituzionale, per citare solo i casi più importanti di quell’ampia normativa nazionale e internazionale che le dà torto. E nemmeno parlare di un bimbo con grave disabilità come di “alunno H” serve a dare il buon esempio…

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Le persone con disabilità mentale: uno dei gruppi più vulnerabili al mondo

Lo sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in un rapporto presentato nel settembre scorso, poco prima della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, rispetto alla quale presentiamo anche il messaggio lanciato per l’occasione dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban ki-moon. I dati prodotti dall’OMS tratteggiano una realtà drammatica e prefigurano una sfida davvero enorme, per risollevare la tragica condizione dei milioni di persone interessate da disabilità mentali e psicosociali nel mondo, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, ma non solo. «La salute mentale – conclude il rapporto dell’OMS – è stata troppo a lungo ignorata nelle iniziative per lo sviluppo umano e la qualità della vita. Politiche e programmi per lo sviluppo che possano essere sostenibili e avere successo richiedono una nuova attenzione a tali questioni, tramite un incremento nel riconoscimento delle connessioni tra programmi di sviluppo e benessere mentale ed emotivo, e l’inclusione delle persone con disabilità mentale e psicofisiche, per raggiungere uno sviluppo che coinvolga realmente tutti»

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