Con un’Ordinanza prodotta il 7 ottobre scorso (la si legga cliccando qui), Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) delle Marche ha sospeso l’esecuzione del Decreto del Presidente del Consiglio Regionale, Vittoriano Solazzi, con il quale il 30 luglio scorso era stato nominato Italo Tanoni come nuovo Difensore Civico Regionale (ora anche Garante dei Minori e dei Detenuti). Va segnalato che nelle motivazioni della sospensiva, il TAR sottolinea che, qualora non vi sia elezione ma nomina, «devono prevalere le esigenze di trasparenza dell’azione amministrativa affinché la scelta di un soggetto non avvenga sulla base di un mero arbitrio».
Di tale questione anche Superando si era occupato, all’inizio di agosto (si legga l’articolo intitolato Il Difensore Civico delle Marche ha lavorato bene, quindi va cambiato…, disponibile cliccando qui), dando spazio alla lettera-appello inviata nel giugno scorso ai membri del Consiglio Regionale da parte di ben trentaquattro organizzazioni del Terzo Settore – comprendenti undici federazioni regionali – nella quale esse chiedevano di operare una scelta avente come criterio fondamentale la competenza e il legame con la società civile.
Successivamente, a seguito della nomina effettuata dal presidente Solazzi – ora sospesa – quelle stesse organizzazioni avevano espresso in una nota (la si può leggere cliccando qui) un’«assoluta delusione nel merito e nel metodo. Nel merito perché Animali [il precedente Difensore Civico delle Marche Samuele Animali, N.d.R.] in questi anni ha lavorato con grande impegno nel ruolo assegnatogli ed è stato un importante punto di riferimento per le organizzazioni della società civile. Tale impegno è stato premiato a livello nazionale, tanto che la nostra Regione è capofila del coordinamento nazionale e il riferimento italiano per tutte le istituzioni internazionali che si occupano di difesa civica (dall’ONU al Consiglio d’Europa). Nel metodo, perché trasparenza impone di dare la massima pubblicità alle scelte dell’Amministrazione, tanto più che la scelta è stata effettuata lo stesso giorno in cui si svolgeva il Consiglio Regionale e nemmeno gli stessi consiglieri hanno ricevuto la comunicazione». In quella stessa occasione si chiedeva anche al presidente di «conoscere le ragioni per le quali Animali non è stato più ritenuto idoneo a ricoprire l’incarico», richiesta cui non è mai stato dato riscontro.
Ora, dunque, coloro che avevano elaborato quei documenti esprimono la loro soddisfazione per l’Ordinanza del TAR, nella quale viene messa in evidenza la necessità della massima trasparenza nell’azione amministrativa. A seguito di quello stesso provvedimento, chiedono poi alla Regione Marche se non sia opportuno provvedere al riesame dell’intera vicenda che non può più riguardare il solo presidente del Consiglio.
Vale senz’altro la pena ricordare, in conclusione, che un Difensore Civico – soprattutto quando “lavora bene” – può anche diventare uno dei principali strumenti pubblici e istituzionali di tutela dei diritti delle persone con disabilità. (F.R.)
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