Tre giorni di mostre, dibattiti e visite guidate, per parlare di abilità in maniera diversa e contribuire insieme ad abbattere ogni tipo di barriera. Si chiama Diversamente uguali l’iniziativa organizzata dal Comune di Siena e dal locale Consorzio di Cooperative Sociali Archè, da un’idea dell’Agenzia Milc di Siena.
Da giovedì 21 a sabato 23 ottobre, dunque, presso il complesso di Santa Maria della Scala, si terranno una serie di eventi che affronteranno il tema della disabilità, fra cui le mostre dal titolo Diversamente uguali e Disabilità al lavoro!, dove verranno illustrate le storie e le organizzazioni che ogni giorno si occupano di disabilità e inclusione sociale. La città aprirà quindi le sue porte per riscoprire luoghi, percorsi e iniziative che hanno reso Siena una “città dell’accoglienza”.
Alla tre giorni parteciperà anche il celebre campione del mondo paralimpico di ciclismo Fabrizio Macchi, che interverrà il 21 ottobre all’inaugurazione delle mostre. Fra le tante altre iniziative previste, ci saranno i Percorsi nella storia – visite guidate ai maggiori poli culturali della città -, I passi dell’assistenza – passeggiate all’interno del centro storico, per riscoprire i luoghi di assistenza della città di Siena -, il convegno La città invisibile: Siena guarda, ascolta e cammina, dedicato all’accessibilità e alla fruibilità urbana, con tavole rotonde che coinvolgeranno rappresentanti istituzionali, architetti, esperti del settore e del mondo del volontariato.
In programma anche il “conversario” Anelli deboli. Storie senesi intorno al disagio, una serata informale all’Orto dei Pecci, durante la quale alcuni storici presenteranno Siena come città che nel corso della storia si è distinta per assistenza e mutualità. Infine, un pomeriggio in Piazza del Campo e alla Loggia di Palazzo Pubblico, tra sport, cultura e disabilità.
Un evento, Diversamente uguali, che consentirà per tre giorni a Siena di essere al centro del mondo dell’assistenza e dell’accoglienza, un modo nuovo per far conoscere le problematiche della disabilità e per provare a dare nuovi spunti per il futuro, partendo dalla tradizione culturale della città toscana. (Maria Rosanna Fossati)
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