Prenderà il via sabato 23 ottobre un nuovo progetto dell’ANFFAS di Pavia (Associazione Nazionale Famiglie di persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), che trae spunto da due iniziative precedenti, avviate a Milano e nella Regione Piemonte. Si chiama Bambini fino in fondo e ha l’obiettivo di avvicinare e supportare famiglie con bambini disabili da 0 a 6 anni, facendo leva sull’esperienza di altre famiglie che hanno già percorso un cammino associativo e si candidano a diventare un nodo per una rete solidale di intervento.
Bambini fino in fondo si propone in sostanza di:
– raccogliere, attraverso gruppi di narrazione, le testimonianze di famiglie ANFFAS (e di altre Associazioni) con figli in età adolescenziale e adulta sulle tappe critiche della loro esistenza, a partire dalla comunicazione della diagnosi di disabilità del proprio bambino;
– dai loro racconti fare emergere i bisogni – a cui le risorse presenti sul territorio hanno dato o non dato risposta – e trarne spunto per formulare un questionario, utile a intercettare le esigenze delle famiglie di persone con disabilità che abbiano da poco intrapreso il loro percorso di genitorialità;
– raggiungere con la distribuzione di un questionario e di un opuscolo informativo le giovani famiglie con bimbi disabili (0-5 anni), con l’aiuto dei Centri di Nascita e Patologia Neonatale, dei Centri di Cura e Riabilitazione di Pavia e Provincia e dell’Ufficio Scolastico Provinciale;
– offrire a tali famiglie – tramite un gruppo di mutuo-aiuto – ascolto e supporto emotivo, oltre che le attività di counseling e di sportello (Servizio Accoglienza e Informazione – SAI) dell’ANFFAS, con informazioni sui diritti e sull’orientamento;
– promuovere una rete di solidarietà tra famiglie (di persone con disabilità e non) in un proficuo scambio intergenerazionale;
– far partire da Pavia un percorso innovativo di buone prassi, con l’avvio di un’anagrafe dinamica della disabilità e di un processo attivo di presa in carico del bimbo disabile da parte delle Istituzioni, che sia precoce, personalizzata, globale e continuativa.
Come detto, il primo incontro di “narrazione” è previsto per sabato 23 ottobre (Collegio provinciale Ipasvi di Pavia, Via Volta, 25, ore 14.30-16.30) e il successivo per sabato 6 novembre.
Sempre a cura dell’ANFFAS di Pavia, si è avuta poi, il 9 ottobre scorso, l’inaugurazione della struttura che ospiterà il Progetto Casa Satellite (Via Ferrara, 1), vero e proprio modello innovativo di preparazione alla residenzialità.
Si tratta infatti di un appartamento destinato all’addestramento alla vita autonoma di persone con lievi disabilità intellettive e relazionali, un alloggio-scuola sperimentale, dove, con il supporto di educatori, tali persone verranno formate e preparate a gestire in modo autonomo e a piccoli gruppi la loro giornata, nella prospettiva di una vita al di fuori della famiglia d’origine.
La permanenza nella Casa Satellite sarà limitata a brevi periodi programmati, modificabili secondo le esigenze personali. Una volta poi acquisite le abilità a gestirsi e maturate le motivazioni per una vita autonoma, l’ospite potrà “spiccare il volo” verso una soluzione residenziale di tipo individuale o con gli amici con i quali ha condiviso il percorso formativo.
Importante è segnalare che l’appartamento si caratterizza per l’innovativo utilizzo della domotica, applicata a molteplici aspetti della vita domestica quotidiana, attraverso adeguati stimoli audio/video (impianto luci, allarmi, sistemi di rilevamento con fotocellule e telecamere ecc.). Si tratta di una moderna configurazione della tecnologia – applicata alla vita domestica – che consente di stimolare l’attenzione degli individui con abilità ridotte, incrementando allo stesso tempo la sicurezza, riducendo i costi gestionali e migliorando la qualità della vita degli ospiti. Il sistema domotico, infatti – pur non essendo invasivo – consente il controllo da parte degli educatori per la sicurezza degli ospiti stessi nello svolgimento delle attività. Il sistema è altresì programmato per la gestione computerizzata della dispensa e per l’assistenza nella scelta dei pasti e della loro preparazione.
La Casa Satellite si configura quindi come una “casa intelligente” in cui gli impianti, le apparecchiature e il complesso sistema domotico svolgono funzioni di sostegno e stimolo, per il graduale raggiungimento dell’autonomia personale e sociale degli ospiti.
Con l’avvio della struttura, tra l’altro, l’ANFFAS di Pavia ha messo a disposizione gratuita il software di gestione, redatto da un giovane ingegnere indicato dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Pavia, ateneo con il quale l’Associazione ha avviato già da tempo una serie di proficue collaborazioni. (S.B.)
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