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Come scrive Matteo Schianchi nel libro La terza nazione del mondo – dichiarano i promotori dell’incontro – “nella sfera degli affetti e della sessualità si misurano le più grandi forme di esclusione delle persone disabili e il senso di inadeguatezza che provano è talvolta davvero sconfinato”. I pregiudizi in questo ambito, infatti, sono molto radicati e possono oscillare dal considerare la persona con disabilità un essere asessuato, fino a respingere e a considerare scandalosa la manifestazione stessa della sfera affettiva e sessuale».Partendo dunque dall’affermazione del diritto alla sessualità per le persone con disabilità intellettiva – ribadito anche dai più recenti trattati e convenzioni internazionali – si cercherà, durante il seminario di Terni, di affermare il concetto che l’educazione sessuale delle persone con disabilità non è un optional, ma che dev’essere parte integrante di qualsiasi percorso educativo. «Essa – aggiungono gli organizzatori del seminario – ha a che fare con la conoscenza e l’accettazione del proprio corpo e con la relazione con l’altro, prevedendo un lavoro sulla consapevolezza, l’intenzionalità, le emozioni e i gesti».
Durante la giornata – aperta da Franco Isidori del Direttivo del CESVOL di Terni e da Stefano Bucari, assessore al Welfare del Comune umbro – sono previsti interventi di esperti, visioni di filmati, esercitazioni e lavori di gruppo. (S.B.)