Ma allora, se si vuole si può?

Non ha certo lasciato indifferenti vedere in un programma televisivo tra i più seguiti della stagione, dapprima David Anzalone far conoscere al grande pubblico l'autoironia con cui affronta da anni in teatro la propria disabilità fisica, poi Roberto Saviano raccontare a milioni di telespettatori la storia di don Giacomo Panizza, la nascita della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme e anche l'atto che un anno fa stava per costare molto caro a Nunzia Coppedè, presidente della FISH Calabria

Don Giacomo Panizza, presidente della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme, è stato ospite della trasmissione televisiva di Raitre «Vieni via con me»Per chi da queste pagine ha spesso l’occasione di denunciare il silenzio dei mass media sui problemi delle persone con disabilità e delle loro famiglie, non è stato certo indifferente vedere esibirsi David Anzalone in uno dei programmi RAI tra i più seguiti della stagione televisiva.
Ed era certamente la prima volta che in un contesto del genere Anzalone – uomo di teatro impegnato da anni a portare in scena il suo spettacolo Targato H – ha potuto far conoscere al grande pubblico l’autoironia con cui affronta la propria disabilità fisica e i modi della società di porsi verso quest’ultima.

Successivamente, è stato emozionante sentire Roberto Saviano parlare dell'”emigrazione al contrario” di don Giacomo Panizza – presente egli stesso in studio – e di come è nata la Comunità Progetto Sud  di Lamezia Terme, in Calabria.
Saviano ha raccontato anche a milioni di telespettatori – pure questo un inedito assoluto – l’episodio della manomissione dei freni di due auto destinate al trasporto di persone con disabilità, quell’atto da noi subito denunciato circa un anno fa (se ne legga cliccando qui), che rischiò di costare molto caro a Nunzia Coppedè, presidente della FISH Calabria e del quale, pochi giorni dopo l’episodio, si erano già perse le tracce nelle cronache nazionali e locali.

Sembra proprio, quindi, che “se si vuole si può”. E per questo non possiamo che ringraziare Vieni via con me, i suoi autori e Raitre. (S.B.)

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