Ho voluto unire due diritti negati
Aveva già fatto parlare con il suo “Kama Sutra dei disabili”, ora ha lanciato una provocazione – quella di donare il proprio seme – che prevedibilmente ha suscitato varie polemiche. «Salve a tutte – ha scritto Gabriele Viti in un sito creato ad hoc – sono un disabile nato nel 1975 in ottima salute, non ho problemi genetici. Ho pensato di poter offrire a tutte le coppie lesbo e non solo, che non si possono permettere o non voglio andare all’estero per avere un figlio, un’idea. Forse un’idea non molto etica, ma il fine giustifica il mezzo». E una coppia di donne lesbiche ha già risposto positivamente al messaggio del trentacinquenne aretino di Cortona, già assessore comunale e scrittore per hobby, che dichiara di aver voluto appunto «unire due diritti negati nella stessa causa», quelli cioè delle coppie omosessuali e quello alla sessualità delle persone disabili