La Campagna “I diritti alzano la voce” – promossa da venticinque organizzazioni del volontariato e del terzo settore italiani – critica fortemente la manovra finanziaria decisa dal Governo. Proprio nel momento, infatti, in cui i cittadini dovrebbero poter contare su Istituzioni che li aiutano dinanzi alle gravi difficoltà provocate dalla crisi economica, lo Stato batte in ritirata e lascia completamente sole le famiglie, scaricando su di esse un peso insostenibile.
Ciò che appare ingiustificabile e inaccettabile è l’incredibile riduzione di risorse che hanno subito i Fondi Nazionali che riguardano le politiche sociali: dal 2008 al 2011, infatti, le risorse complessive subirebbero una riduzione di quasi l’80%! Nessun altro settore di tale rilevanza ha accusato una decurtazione anche solo paragonabile.
Scendendo nel dettaglio, il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali scenderebbe dai 929,3 milioni di euro del 2008 a 275,3; il Fondo per la Non Autosufficienza (già fortemente sottodimensionato) passerebbe da 300 milioni (400 nel 2009 e nel 2010) a zero; il Fondo per le Politiche della Famiglia da 346,5 a 52,5; il Fondo Servizi Infanzia – che ammontava a 100 milioni – resterebbe a zero, come nel 2010; il Fondo per le Politiche Giovanili passerebbe da 137,4 a 13,4 milioni; il Fondo Affitto da 205,6 a 33,5 milioni; il Fondo per l’Inclusione degli Immigrati, che ammontava a 100 milioni nel 2008, è stato azzerato già nel 2009.
Qualche milione, inoltre, verrebbe tolto anche al Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza, che diminuirebbe da 43,9 a 40 milioni, come nel 2010.
Nel complesso, le risorse destinate al sociale passerebbero dai 2 miliardi 527 milioni del 2008 ai poco più di 545 milioni previsti, a oggi, per il 2011.
Le difficoltà economiche di Regioni ed Enti Locali si tradurranno non solo in meno servizi, ma anche in un aumento dei ritardi nei pagamenti dovuti al Terzo Settore, che già ora sono talmente alti – in alcune Regioni si arriva anche a due anni – da mettere a rischio la sopravvivenza stessa delle organizzazioni: siamo quindi al collasso!
Tanto più che – come noto – il Governo ha deciso di tagliare anche il 75% del Fondo del cinque per mille, di cui usufruiscono pure le organizzazioni sociali.
Si chiede quindi al Governo e al Parlamento di rivedere gli stanziamenti relativi ai fondi sociali, mantenendoli almeno ai livelli – comunque già del tutto inadeguati – del 2010.
*Campagna lanciata nel febbraio di quest’anno, con l’adesione di venticinque organizzazioni del volontariato e del Terzo Settore italiani, tra cui quella della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Le organizzazioni aderenti sono esattamente: Antigone – ARCI – ARCIragazzi – Associazione Città Visibile – Associazione Familiari Alzheimer Pordenone ONLUS – Associazione Welcome – Auser – Centro Iniziative e Ricerche Euromediterraneo (CIREM), Napoli – Comitato Diritti Civili delle Prostitute – Comunità Saman – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) – Emmaus Italia – ERIT Italia – Eurocare Italia – Federazione Internazionale “Città sociale”, Campania – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) – Federazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora (FIO.PSD) – Federazione SCS/CNOS-Salesiani per il Sociale – Forum Droghe – Ires Campania – Jesuit Social Network (JSN) Italia – Lunaria – Movimento per il Volontariato Italiano (MOVI) – Movimento Rinnovamento Democratico – Solidarietà e Cooperazione-CIPSI.
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