Presentiamo in massa la richiesta di progetto individuale

Nell'ambito infatti della campagna denominata "Buon Compleanno 328!", lanciata in novembre dall'ANFFAS a dieci anni dall'approvazione della Legge 328/00, una delle norme meno applicate dell'ordinamento italiano, tante persone con disabilità e i loro genitori e familiari stanno presentando in tutta Italia richiesta al proprio Comune della stesura di un progetto individuale. «Si tratta - spiega il presidente nazionale dell'ANFFAS - della rivendicazione, dopo dieci anni di "nulla di fatto", di un diritto concreto delle persone con disabilità a una vita di qualità». Prosegue anche la raccolta di firme per la petizione lanciata sulla stessa questione, che ha già raggiunto oltre 1.500 adesioni

Donna in carrozzina apre la porta di una casaProseguono le iniziative collegate alla campagna denominata Buon Compleanno 328! che l’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) aveva lanciato l’8 novembre scorso, in occasione del decimo anniversario della promulgazione della Legge 328/00 (Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali). Un’iniziativa, questa, voluta con la consapevolezza che tale norma non è mai stata concretamente attuata, nonostante i suoi innovativi risvolti, specie nella presa in carico delle persone con disabilità e in particolare di quelle con disabilità intellettiva e/o relazionale e delle loro famiglie (si legga la presentazione della Campagna nel nostro sito, cliccando qui).

In occasione dunque della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre, le persone con disabilità e i loro genitori e familiari afferenti all’ANFFAS stanno presentando in tutta Italia richiesta per la stesura del progetto individuale – ai sensi appunto dell’articolo 14 della Legge 328/00, che prevede il diritto di ogni persona con disabilità (e di chi la rappresenta) – di chiedere al Comune di scrivere il proprio progetto personalizzato di vita, d’intesa con l’ASL e con i diversi soggetti sociali e istituzionali che devono agire per realizzare la piena integrazione sociale.
«Il progetto individuale – sottolinea infatti Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS – è uno strumento importantissimo che consente di calibrare gli interventi a sostegno della persona, partendo dall’analisi del suo vissuto e delle sue condizioni, secondo un approccio non più solo sanitario. Il progetto, una volta redatto, diviene la stella polare per l’attivazione di tutti gli interventi necessari alla persona con disabilità ed è pertanto un documento che segna un importante passaggio per la successiva esigibilità della concreta presa in carico, attraverso effettive prestazioni e servizi».
«La nostra campagna – conclude Speziale – vuole essere quindi la rivendicazione, a distanza di ben dieci anni di “nulla di fatto”, di un diritto concreto delle persone con disabilità a vivere una vita di qualità, con tutti i supporti e i sostegni necessari affinché possano essere messe in condizione di pari opportunità e non discriminazione».

Da ricordare infine che prosegue anche la petizione avviata dall’ANFFAS, che ha già raccolto, grazie al modulo di raccolta on-line (lo si trova cliccando qui) e ai moduli di raccolta in cartaceo presenti presso le strutture associative, oltre 1.500 firme. Oltre 1.500 persone in Italia, quindi, che chiedono con forza l’applicazione della Legge 328/00 e che non intendono fermarsi finché ciò non sarà avvenuto. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Area Comunicazione e Politiche Sociali dell’ANFFAS (Roberta Speziale), tel. 06 3611524, int. 15, roberta.s@anffas.net. Nel portale dell’ANFFAS c’è anche uno spazio sepcificamente dedicato alla Campagna, raggiungibile cliccando qui.
Share the Post: