Lui è Danilo Ragona, industrial designer poco più che trentenne, diplomato all’Istituto Europeo di Design di Torino, che è diventato imprenditore per dare vita al suo personale progetto di accessibilità e libertà. Vittima infatti di un incidente che lo ha costretto a utilizzare una carrozzina per muoversi, Ragona non si è perso d’animo e ha trasformato la sua vita in un vero e proprio laboratorio creativo di accessibilità. Egli ha infatti progettato e prodotto – con l’Azienda Able to enjoy, che dirige – la carrozzina B-Free Multifunction, in grado di accompagnare la persona nella vita quotidiana, ma adatta anche allo sport, alla neve, alla sabbia e al fuoristrada.
Si tratta di un unico prodotto accattivante e pratico, che si adatta alle esigenze personali grazie a dei semplici accessori aggiuntivi. La carrozzina è rigida, superleggera e richiudibile, per poter seguire il suo proprietario ovunque, anche in aereo come bagaglio a mano.
L’accurata scelta dei materiali – concepiti attraverso lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia e continue ricerche – è il punto di partenza per meglio rispondere alle nuove esigenze delle persone in carrozzina, sempre più attive negli sport e nella vita sociale. In particolare, la caratteristica peculiare di Danilo Ragona è la capacità di abbandonare lo schema preconfezionato del puro ausilio, migliorando la qualità della vita dei fruitori del prodotto, secondo la massima per la quale «migliorare la qualità della vita non significa solo soddisfare le aspettative dell’utente, ma anche superarle». Ed è stato lo stesso designer torinese a confermarci quanto per lui sia importante pensare alla felicità e alla libertà che un prodotto come questo può offrire agli utilizzatori e quanto anche conti per lui il made in Italy.
Ben lo si comprende visitando il sito della sua azienda Able to enjoy (cliccare qui), che propone un’immagine inedita, sotto diversi punti di vista, all’insegna dell’innovazione, dell’indipendenza e della multifunzionalità, valori perseguiti attraverso l’accurata scelta dei materiali e lo sviluppo tecnologico.
*Estratto di un servizio realizzato per conto dell’Associazione Prodigio di Trento (con il titolo Una carrozzina “da indossare“), qui ripreso per gentile concessione.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Non è soltanto una questione di moda «Che stia veramente cambiando lo stesso canone di bellezza e di eleganza, con nuovi criteri di valutazione, a favore di una nuova cultura senza barriere o condizionamenti?»: è una delle…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…