Far conoscere sempre di più la Classificazione ICF (International Classification of Functioning, Health and Disability), definita nel 2001 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma ancora relativamente poco utilizzata: è questo l’obiettivo principale del convegno intitolato appunto L’applicazione della classificazione ICF: disabilità, contesto ambientale, nuove tecnologie, che si terrà giovedì 16 dicembre ad Ascoli Piceno (Zona Servizi Collettivi, Sala Convegni B&B, Piceno Consind, ore 9-18).
A organizzare l’evento sono l’Associazione La Meridiana, l’Associazione Paraplegici delle Marche (APM), TecnoMarche (Parco Scientifico e Tecnologico delle Marche) e la Consulta Regionale per la Disabilità.
«Com’è ben noto – dichiara Roberto Zazzetti, presidente della Consulta Regionale per la Disabilità delle Marche – l’ICF è uno strumento di classificazione che descrive lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti esistenziali (sociale, familiare e lavorativo), al fine di evidenziare le difficoltà che nel contesto socio-culturale di riferimento possono causare la disabilità. Tramite l’ICF, dunque, si vogliono descrivere non le persone, ma le loro situazioni di vita quotidiana in relazione al contesto ambientale e qualificare l’individuo non solo come persona avente malattie o disabilità, ma soprattutto evidenziarne l’unicità e la globalità».
Non è un caso, dunque, che si parli di tutto questo ad Ascoli Piceno, dopo cioè che è stato avviato recentemente il Progetto Intelligent Building Automation for Disabled’s Home (IBADH), ad opera di imprese picene e di TecnoMarche, prima forte testimonianza di capacità industriale e di ricerca presente sul territorio locale, sulle tematiche oggetto del convegno.
L’occasione, inoltre, sarà propizia per procedere alla firma di un accordo-quadro di collaborazione tra TecnoMarche PST e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – rappresentata, quest’ultima, dal presidente nazionale Pietro Barbieri – organizzazioni che, stabilendo di condividere l’impegno per uno sviluppo umano e sociale fondato sui valori della solidarietà e della responsabilità sociale, hanno concordato di operare congiuntamente in attività di progettazione, per migliorare la qualità della vita sociale e lavorativa delle persone con disabilità, anche mediante lo sviluppo di applicazioni tecnologiche avanzate.
Aperto dai saluti di alcuni rappresentanti istituzionali della Regione, il convegno vedrà poi l’intervento di Paolo Meucci dell’Istituto Neurologico Besta di Milano (La classificazione ICF: nascita e sviluppo in Italia. L’esperienza del Libro Bianco sull’invalidità civile in Italia), Pietro Alessandrini, direttore del Servizio di Medicina legale dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR), Zona Territoriale 13 (L’esperienza nella Provincia di Ascoli Piceno a 10 anni dall’emenazione della Legge 68/99); Vinicio Alessandroni, responsabile dell’Unità Multi Disciplinare Età Adulta (UMEA), Zona Territoriale 13 (ICF – Valutazione multidisciplinare – Progetto di vita nella persona con disabilità), Pietro Barbieri (La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, l’ICF e la presa in carico), Riccardo Ferrati del Servizio Formazione Professionale e Politiche del Lavoro della Regione Marche (L’inserimento lavorativo delle persone con disabilità nella Regione Marche), Mariano Cingolani, direttore dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Macerata (ICF, integrazione del disabile e medicina legale), Luigi Proietti del Consorzio progetto IBADH (Progetto IBADH), Angelo Davalli del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna) (L’esperienza del Centro Protesi nella fornitura di ausili tecnologici e domotici), Marcello Calogiuri, assistente sociale (Presentazione Libro Bianco sul Welfare), Sara Camertoni dell’Area Progettazione Disabilità della Cooperativa Sociale ISIDE (Contributo del metodo di classificazione ICF nell’adattamento degli spazi abitativi), Cesare Gabrielli di Italia Lavoro di Ascoli Piceno (L’ICF applicato all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità) e Roberto Zazzetti (Il ruolo delle Associazioni nella diffusione dell’ICF). (S.B.)
Articoli Correlati
- Cento studenti con disabilità e l'ICF Uno studio svolto nell'arco di un anno sulla popolazione di studenti con disabilità dell'Università Federico II di Napoli. Interessanti le conclusioni, particolarmente significative anche alla luce dell'utilizzo dell'ICF, la classificazione…
- Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità «Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo - scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore - verrà rafforzata la voce delle persone…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…