È alta la sfida culturale su cui si è basato il progetto europeo MURINET – che ha visto tra i suoi partner anche il Consiglio Nazionale sulla Disabilità (CND) – ruotando intorno alla Classificazione ICF dell’OMS e alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità: pensare cioè quest’ultima al di fuori dei puri schemi della menomazione e favorendo un’integrazione tra il bisogno di salute e la partecipazione alla vita sociale, tematiche, queste, già approfondite in ambito scientifico, ma che necessitano tuttora di maggiore ricerca, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo di metodologie applicative. In tal senso MURINET ha voluto creare un gruppo europeo di esperti in ricerca e management della salute e della disabilità, in grado di integrare diverse competenze. Su tutto ciò si tireranno le fila il 18 dicembre a Bologna, nel seminario conclusivo di tale esperienza

Qualche miglioramento lo si è avuto, rispetto alla contestata Deliberazione di Giunta che nell’ottobre scorso aveva pesantemente messo in discussione i piani personalizzati alle persone con grave disabilità, derivanti dalla Legge 162/98. Ma ancora non basta, perché – come sottolinea Marco Espa, vicepresidente della Commissione Sanità nel Consiglio Regionale – vi sono ancora alcuni punti particolarmente critici su cui battersi. «Noi – ha dichiarato – riteniamo infatti che la strada tracciata in Sardegna dalla Legge 162 sia stata finora virtuosa e vogliamo che prosegua in questa direzione, senza penalizzazioni di sorta». Continua nel frattempo la protesta in tutta l’Isola e a Nuoro il presidente della Provincia Deriu ha lanciato una mobilitazione per il 23 dicembre, all’insegna del motto “Vivi con me per un giorno”