«Ho da dire anch’io nasce dall’esigenza di dare informazione non solo sul mondo della disabilità, ma anche su come viene percepita l’informazione dagli stessi destinatari. Tante, sinora, le iniziative che sono state condotte dagli operatori del settore, segnatamente anche dall’ANFFAS, per far emergere le attività svolte e che coinvolgono i disabili. Ma sinora, loro sono stati i destinatari finali. Con il progetto Ho da dire anch’io, invece, si invertono le “regole del gioco”, e i ragazzi del Centro Diurno ragusano diventano protagonisti, artefici e promotori di uno spazio informativo, quale un telegiornale, con il coinvolgimento anche dei massimi rappresentanti istituzionali della provincia di Ragusa».
Con queste parole i responsabili dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali) di Ragusa illustrano l’interessante iniziativa, che viene presentata martedì 21 dicembre presso il Teatro dei Salesiani del capoluogo ibleo (ore 18.30) e che vede anche la partecipazione delle scolaresche locali.
«Per l’occasione – continuano dall’Associazione – gli stessi ragazzi del Centro Diurno sono diventati speaker e inviati, organizzando, con il prezioso supporto degli operatori, interviste e set televisivi, in grado di raccontare la realtà che ci circonda e il ruolo dell’informazione, che certamente non passa inosservato anche ai loro occhi. Tutto questo con l’obiettivo di abbattere le barriere mentali, che nascono spesso da pregiudizi su limiti imposti da chi non crede che anche le persone con disabilità psichica possano avere un metro di giudizio e una coscienza critica sul delicato e sempre attuale mondo dell’informazione.
Inoltre, durante il Tg sono messe in evidenza le attività che si svolgono al Centro, tra cui il laboratorio di cucina con l’inedita e preziosa lezione dello Chef Ciccio Sultano, e il laboratorio di ceramica. Infine, ampio spazio viene riservato anche ai campioni del settore sportivo dell’ANFFAS, che hanno raggiunto risultati lusinghieri in molteplici discipline, tra cui l’equitazione e il nuoto».
Il progetto, come anticipato, propone la partecipazione attiva anche di alcuni rappresentanti istituzionali quali il Sindaco e il Prefetto di Ragusa, il Vescovo della Diocesi locale e il Presidente della Provincia.
«La voglia di uscire allo scoperto e di essere protagonisti di un mondo che cambia, guardato attraverso i loro occhi – concludono dall’ANFFAS -, è il prodotto finale di un lungo percorso che è stato condotto con il supporto di professionalità del mondo giornalistico e operatori del settore video e di post produzione». (C.N.)
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