«Apprendiamo con favore – dichiara Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore – la notizia del reperimento delle risorse necessarie al rifinanziamento del 5 per mille, inserito nel cosiddetto “Decreto Milleproroghe” cui il Consiglio dei Ministri ha dato parere favorevole, anche se riteniamo francamente inaccettabile che ogni anno il mondo del Volontariato e del Terzo Settore debba protestare, manifestare e persino scendere in piazza per il 5 per mille che, puntualmente, sarebbe altrimenti dimenticato o tagliato nelle risorse».
Il riferimento è al noto meccanismo con il quale il contribuente può destinare il 5 per mille delle imposte ad associazioni no profit, autorizzate dall’Agenzia delle Entrate. Negli anni scorsi il limite posto a questo trasferimento di risorse era stato di 400 milioni di euro, diventati però solo 100, recentemente, in seguito alla Legge di Stabilità per il 2011. Ora – come già dichiarato pubblicamente in questi giorni dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti – il limite tornerebbe a 400 milioni nel citato “Decreto Milleproroghe”.
«Il 5 per mille – continua Olivero – è una norma che dev’essere stabilizzata, in quanto concreto esempio di sussidiarietà, apprezzato ogni anno da oltre 16 milioni di contribuenti, volàno moltiplicatore di azioni volte al bene comune».
«Vogliamo dunque credere – conclude il portavoce del Forum del Terzo Settore – che quello di oggi sia il primo passo da parte del Governo nei confronti di un complessivo ripensamento e rifinanziamento delle politiche sociali. Non chiediamo regali di Natale, ma una politica più attenta a costruire davvero sussidiarietà».
Su toni analoghi si esprime Michele Mangano, presidente dell’Auser, la principale organizzazione italiana impegnata sul fronte della terza età, che commenta: «La decisione assunta dal Consiglio dei Ministri di ripristinare nel Decreto Milleproroghe il finanziamento del 5 per mille, seppure con il vincolo di destinare 100 milioni alla ricerca e all’assistenza per i malati di SLA [sclerosi laterale amiotrofica, N.d.R.], settori sui quali sarebbe stato necessario e opportuno trovare uno specifico e adeguato finanziamento, rappresenta un atto di attenzione e sensibilità verso le associazioni di volontariato e dà una risposta positiva alla richiesta avanzata dal Forum del Terzo Settore con l’iniziativa di protesta del 16 dicembre scorso».
«Sarebbe tuttavia auspicabile – sottolinea Mangano – evitare per il futuro il ripetersi dell’incertezza del finanziamento, stabilizzando definitivamente con un provvedimento legislativo questo importante strumento di sussidiarietà fiscale che aiuta le associazioni del volontariato a programmare e realizzare con maggiore continuità ed efficacia il loro intervento nelle comunità e a favore dei soggetti più deboli della società». (S.B.)
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