Il Comitato Associazioni Tutela (CAT) delle Marche – organismo che raccoglie quattordici organizzazioni di volontariato e di utenti operanti a livello regionale – ha sollecitato nuovamente la Regione Marche a dare riposte in merito ad interventi e servizi sociosanitari riguardanti persone con disabilità e anziani non autosufficienti.
Per quanto concerne le persone con disabilità, il CAT ha riproposto ancora una volta problemi che si continuano a non affrontare. Problemi presenti già prima della riduzione delle risorse statali riguardanti i servizi sociali. Si tratta in particolare:
– del mantenimento dello stanziamento vincolato anche per il 2011 a sostegno della domiciliarità, che è uno degli interventi più penalizzati dal meccanismo di finanziamento regionale;
– della riduzione del finanziamento regionale per le comunità per disabili che ha determinato e determina gravi problemi nella gestione delle comunità stesse (circa duecento posti in tutte le Marche);
– del passaggio dalla fase sperimentale a quella definitiva del Progetto Vita Indipendente. Infatti, nel prossimo mese di aprile scadrà la proroga della sperimentazione e ancora nulla è chiaro sugli intendimenti regionali;
– dell’avvio dell’ambulatorio specialistico (insieme a una comunità), per soggetti adulti con autismo.
Sullo specifico poi delle persone anziane non autosufficienti, il CAT ha chiesto ancora una volta ragione del mancato adeguamento tariffario previsto a partire dal mese di ottobre del 2010 e da questo mese di gennaio. Il Comitato – che a tal proposito ha ripetutamente segnalato i ritardi regionali – intende inoltre precisare altri punti specifici.
Innanzitutto va detto che la normativa vigente per quanto riguarda le residenze protette per anziani non autosufficienti verrà rispettata nel 2013 – secondo gli impegni regionali oggetto di sottoscrizione con i sindacati – per 3.400 persone anziane ospiti di strutture, vale a dire circa l’80% di quelli ricoverati. Per i restanti 1.000 nessun impegno è stato assunto.
Non corrisponde inoltre al vero che quei 3.400 anziani paghino – come da normativa – il 50% della retta. Ciò avviene oggi soltanto per circa 400, mentre i restanti 3.000 pagano molto di più e pagheranno il 50% – forse – solo nel 2013.
Così come è fuorviante affermare che i ritardi sono dovuti al mancato finanziamento del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze da parte del Governo (le cui politiche sono per altro sciagurate, avendo dimostrato in questi anni totale disinteresse nei confronti dei soggetti deboli). Infatti, tale Fondo, per gli anni 2007-2010, è stato utilizzato dalla Regione per il sostegno della domiciliarità e non per l’assistenza residenziale. Un problema, questo, legato inoltre alla mancata assunzione delle quote sanitarie da parte dell’ASUR [Azienda Sanitaria Unica Regionale, N.d.R.], quote che il Fondo non può finanziare in quanto si tratta di finanziamento sociale.
*Comitato Associazioni Tutela delle Marche. Di esso oggi fanno parte: AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) Ascoli Piceno; AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) Regionale; Alzheimer Marche; ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali) Jesi; ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione hAndicappati Trasporti) Marche; ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Marche; Associazione Il Mosaico Moie di Maiolati (Ancona); Associazione La Crisalide; Associazione Libera Mente; Centro H; Gruppo Solidarietà; Tribunale della Salute Ancona; UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) Ancona; UNASAM (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale) Marche.
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