Il 22 gennaio a Torino – in occasione del Convegno denominato L’informazione senza barriere: programmi e servizi gratuiti per il libero accesso dei ciechi ai computer e alla cultura – si ritroverà la comunità delle persone e delle organizzazioni che lavorano per la piena accessibilità dei non vedenti e degli ipovedenti alla cultura e all’informazione, realizzando programmi per computer e servizi per l’accessibilità allo studio e al sapere, in maniera completamente gratuita.
Infatti, dopo che il Centro Efesto (Centro Europeo per l’Autonomia delle Persone Disabili) di Loreggia (Padova) aveva organizzato in dicembre nel Veneto un incontro sulle stesse tematiche [se ne legga in questo stesso sito cliccando qui, N.d.R.], il testimone passerà ora all’APRI di Torino (Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti), organizzazione che da molti anni è in prima linea per realizzare progetti per la vita indipendente delle persone cieche e ipovedenti. Molte sono le sue attività, soprattutto a favore della scolarizzazione degli alunni con minorazione visiva e per supportare l’inserimento lavorativo e l’autonomia negli spostamenti delle persone cieche e ipovedenti.
Infatti, dopo che il Centro Efesto (Centro Europeo per l’Autonomia delle Persone Disabili) di Loreggia (Padova) aveva organizzato in dicembre nel Veneto un incontro sulle stesse tematiche [se ne legga in questo stesso sito cliccando qui, N.d.R.], il testimone passerà ora all’APRI di Torino (Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti), organizzazione che da molti anni è in prima linea per realizzare progetti per la vita indipendente delle persone cieche e ipovedenti. Molte sono le sue attività, soprattutto a favore della scolarizzazione degli alunni con minorazione visiva e per supportare l’inserimento lavorativo e l’autonomia negli spostamenti delle persone cieche e ipovedenti.
Il convegno torinese del 22 gennaio, dunque – che aggregherà forze innovatrici attive sul territorio a favore delle persone con minorazione della vista – vuole segnare un cambio di passo sulle politiche dell’inclusione: spesso, infatti, fanno di più le piccole organizzazioni snelle e animate da grande entusiasmo e con persone capaci, che favorite dalle nuove tecnologie possono offrire servizi davvero impensabili fino a qualche anno fa.
Merita menzione, in tal senso, il Progetto Uni Leo 4 Light dei Leo Club Italiani, che ha dotato le biblioteche di ventisei Università italiane (tra cui quella di Torino) di strumentazioni tecnologiche per l’accessibilità allo studio per le persone cieche e ipovdenti (come macchine di lettura, display braille o computer con sintesi vocale). La prossima biblioteca interessata dal progetto sarà quella di Cagliari.
Da ricordare anche lo Spazio Edicola, progetto che verrà presentato ufficialmente a Torino, che permette ai ciechi che dispongono di un computer con sintesi vocale di leggere comodamente dalla propria abitazione più giornali quotidiani, scegliendo la testata e l’articolo.
E in tutta questa rivoluzione, in prima linea ci sono proprio persone cieche, come Simone Dal Maso e Gianluca Casalino, sviluppatori di software open source [gratuiti, N.d.R.] per non vedenti, Marco Bongi, presidente dell’APRI e tante altre persone, come l’ingegner Guido Ruggeri di Roma, che dedicano il loro tempo libero in maniera efficace a creare autentici spazi di libertà per le persone non vedenti attraverso il computer.
Merita menzione, in tal senso, il Progetto Uni Leo 4 Light dei Leo Club Italiani, che ha dotato le biblioteche di ventisei Università italiane (tra cui quella di Torino) di strumentazioni tecnologiche per l’accessibilità allo studio per le persone cieche e ipovdenti (come macchine di lettura, display braille o computer con sintesi vocale). La prossima biblioteca interessata dal progetto sarà quella di Cagliari.
Da ricordare anche lo Spazio Edicola, progetto che verrà presentato ufficialmente a Torino, che permette ai ciechi che dispongono di un computer con sintesi vocale di leggere comodamente dalla propria abitazione più giornali quotidiani, scegliendo la testata e l’articolo.
E in tutta questa rivoluzione, in prima linea ci sono proprio persone cieche, come Simone Dal Maso e Gianluca Casalino, sviluppatori di software open source [gratuiti, N.d.R.] per non vedenti, Marco Bongi, presidente dell’APRI e tante altre persone, come l’ingegner Guido Ruggeri di Roma, che dedicano il loro tempo libero in maniera efficace a creare autentici spazi di libertà per le persone non vedenti attraverso il computer.
Dopo Torino la prossima tappa per far conoscere le rivoluzioni tecnologiche per l’accessibilità all’informazione – includendo anche le persone sordocieche – si avrà a fine febbraio ad Ancona, sotto l’egida della Lega del Filo d’Oro. (D.C.)
Il programma completo del Convegno di Torino del 22 gennaio è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: tel. 011 6648636, aurora@ipovedenti.it.
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