«Trattandosi di alunno con grave deficit prestazionale e grado d’invalidità totale, la domanda cautelare può essere accolta disponendosi che l’Amministrazione si ridetermini provvedendo, se necessario, con l’autorizzazione in deroga prevista dall’ultimo periodo del comma 15 dell’art. 9 del D.L. n. 78/2010. La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione [grassetto nostro nella citazione, N.d.R.]».
Così sanciva, il 3 dicembre scorso, l’Ordinanza Sospensiva n. 011104/2010 del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania, sede di Salerno, nell’accogliere il ricorso delle famiglie di due ragazzi con disabilità, dopo che a questi ultimi – all’inizio dell’anno scolastico, presso la Scuola Media Marconi di Battipaglia (Salerno) – erano state dimezzate (da 18 a 9) le ore dell’insegnamento di sostegno.
E tuttavia, a quasi due mesi da quel provvedimento – costato naturalmente tanta fatica, lungaggini burocratiche e spese ingenti – non vi è ancora l’ombra di un adeguamento da parte dell’Amministrazione Scolastica, come espressamente richiesto dall’Ordinanza del TAR.
A questo punto, però, le famiglie non intendono certo arrendersi e per questo si sono già rivolte a Nicola Acocella, direttore responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale, pretendendo – come ha dichiarato uno dei genitori alla testata web «Tiggilibero», «che sia dato effetto alla sentenza dei giudici del Tar dello scorso 3 dicembre. Non è ammissibile che i nostri figli siano trattati da studenti di serie B e siamo pronti ad andare in sede di giustizia civile; è un caso che non può essere tollerato, quando si parla di disabili gravi».
In questi giorni, per altro, sta via via crescendo il sostegno intorno alle famiglie, da parte sia della locale Associazione Diversabili Insieme, sia dei Cobas Scuola, sia del Comitato Insegnanti Precari di Salerno. Per quest’ultimo, sempre a «Tiggilibero», il responsabile Alessandro D’Auria, oltre a dichiarare di voler chiedere un incontro urgente con la dirigenza dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ha sottolineato che la vicenda di Battipaglia, «ove non si rispettano più neanche le sentenze dei giudici», costituisce «un grave caso di illegalità». (S.B.)
Ringraziamo Giuseppe Tuozzo per la segnalazione.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Perché continua a rimanere valido il principio che il PEI non si può modificare È importante una recente Sentenza prodotta dal TAR del Lazio, riguardante il numero di ore di sostegno a un alunno con disabilità grave, in particolare, secondo l’Osservatorio Scolastico dell’Associazione AIPD,…
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…