«Il tema dell’autonomia e della residenzialità degli adulti con disabilità intellettiva – scrive Maria Luisa Montico Morassut, presidente dell’Associazione Down FVG – è diventato, in tempi recenti, molto rilevante e necessita di particolare attenzione e approfondimento. Se si considera infatti che l’aspettativa di vita per queste persone è aumentata fino ad avvicinarsi alla media normale, si può comprendere tale urgenza, anche perché le risorse residenziali in questo settore sono ancora poche e insufficienti, per garantire una vita il più possibile autonoma e integrata nel tessuto sociale».
In tal senso, un prezioso momento di approfondimento si avrà venerdì 4 febbraio a Pordenone (Casa dello Studente, Centro Culturale “A. Zanussi”, Area Centro Studi, Via Concordia Sagittaria, 7, ore 8.45-17), con il convegno organizzato dalla stessa Associazione Down FVG, insieme all’Azienda per i Servizi Sanitari (ASS) n. 6 del Friuli Occidentale, intitolato Riconoscimi autonomo. Quale autonomia abitativa possibile per le persone con disabilità intellettiva.
Tra gli scopi dell’iniziativa vi è innanzitutto quello di offrire una riflessione sul tema della residenzialità, identificando e diffondendo buone prassi e stimolando anche una serie di spunti per la realizzazione di nuovi progetti. Spazio a sé sarà poi dedicato alla Casa al Sole di Pordenone, realtà che ha affrontato il tema della residenzialità per adulti con disabilità intellettiva, riferendosi in particolare alla partecipazione attiva delle stesse persone con disabilità nelle scelte e nella gestione delle case.
Aperto, dopo i saluti delle autorità, dallo psicologo dell’Università di Genova Carlo Lepri (Abitare la casa, abitare il modello: i bisogni di normalità delle persone con disabilità intellettiva), il convegno proseguirà con gli interventi di Giorgio Dal Re, psicologo e psicoterapeuta dell’ULSS 10 di Portogruaro (Venezia) (La sessualità della persona disabile), Maria Grazia Romagnoli, coordinatrice fino al 2009 del gruppo di lavoro della Casa al Sole (Come è nata la Casa al Sole), Luciano Innocente, coordinatore del SIL (Servizio Inserimento Lavorativo) di Pordenone (L’importanza dell’inserimento lavorativo), Daniele Ferraresso, responsabile delle attività educative della Casa al Sole (L’esperienza educativa della Casa al Sole), Maria Luisa Montico Morassut (Il vissuto della famiglia), Nuria Illán, consulente pedagogica dell’Università spagnola di Murcia e Diego González Payarés, presidente della Fondazione Sindrome di Down della Regione spagnola di Murcia (“La Vivienda Compartida”. Un’esperienza dalla Spagna), Grazia Minelli, pedagogista e consulente di associazioni per le persone con sindrome di Down (Il percorso per l’autonomia inizia dalla nascita).
All’incontro è stato invitato anche l’assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia Vladimir Kosic. (S.B.)
Articoli Correlati
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- La spesa dei Comuni per disabilità e non autosufficienza Sono stati pubblicati dall’ISTAT i dati sulla spesa dei Comuni per i servizi sociali relativi agli anni 2014 e 2015, indagine che rappresenta al momento la maggiore fonte informativa -…