Non ha avuto finora risposta il messaggio inviato qualche settimana fa al Governo da Mario Melazzini, presidente dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), in riferimento alle concrete modalità di impiego dei 100 milioni di euro in favore della ricerca e dell’assistenza ai malati di SLA, stabiliti nell’ambito del cosiddetto “Decreto Milleproroghe”. La stessa AISLA, infatti, pur ritenendo in sé positiva la disponibilità di quei fondi in favore delle persone con SLA, aveva dichiarato la propria perplessità per il fatto che tali risorse fossero state tolte dalla quota del 5 per mille, privando tante Associazioni di volontariato, impegnate quotidianamente nel supporto alle persone fragili e con disabilità, di un sostegno assolutamente vitale. In ogni caso Melazzini chiede che – indipendentemente dal Ministero cui verranno indirizzati i fondi – «siano comunque garantiti un reale e concreto supporto economico alle famiglie dei malati di SLA, da una parte, e l’attuazione di percorsi di continuità assistenziale finalizzati ad obiettivi prestabiliti e definiti dal Ministero della Salute, dall’altra»