Esperti e atleti si confrontano a Castel Sant’Angelo

La pratica sportiva e le sue importanti valenze ai fini dell'inclusione delle persone con disabilità: se ne parlerà il 15 febbraio a Castel Sant'Angelo, durante un incontro promosso dal Comune del Reatino, nell'ambito del Progetto cofinanziato dalla Commissione Europea "Disability and Social Exclusion". Vi parteciperanno anche alcuni atleti, che porteranno la loro preziosa testimonianza

Collage di immagini riguardanti vari atleti con disabilitàÈ fatto ormai ben noto che la pratica sportiva abbia molti vantaggi, certamente dal punto di vista dell’attività motoria, ma anche con notevoli effetti positivi anche dal punto di vista psicologico e sociale. Non a caso lo sport è tra le attività che maggiormente possono favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Dell’argomento si discuterà martedì 15 febbraio a Castel Sant’Angelo, in provincia di Rieti, durante una conferenza organizzata nell’ambito del Progetto Disability and Social Exclusion (DSE), cofinanziato dalla Commissione Europea.
L’incontro, organizzato dal Comune di Castel Sant’Angelo, partner del Progetto DSE, sarà aperto dal sindaco della città reatina Paolo Anibaldi e dal responsabile Macroarea e Politiche e Sistemi Formativi dell’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) Domenico Sugamiele.
Interverranno poi anche Gianfranco Bedin della Fondazione Don Carlo Gnocchi, Benedetta Squarcia, responsabile del Servizio Politiche per i Disabili del Comune di Parma e Roberto Ortoleva, responsabile per gli Interventi di Rete dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania.
Alla discussione parteciperanno inoltre, con le loro testimonianze, Alireza Ahmadi (Ruotalibera Rieti), Alicia Alonzi (Atletica Sport Terapia Rieti), Morena De Marco (Special Olympics Italia Team) ed Evelina Tovarelli (delegato del CIP – Comitato Italiano Paralimpico). (C.C.)

Per ulteriori informazioni: claudiacaputi@libero.it.
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