Protesi acustiche: non più accettabili quelle differenze di prezzo

Lo sostiene l'Associazione Luca Coscioni, che per questo ha presentato un esposto all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - meglio nota come Antitrust - chiedendo l'apertura di un'istruttoria. Perché, infatti, pur a parità di marca e di modello, una stessa protesi acustica costa 5.000 euro in Italia e 1.600 in Germania?

Protesi acusticaNon è più assolutamente accettabile, secondo l’Associazione Luca Coscioni, la sensibile differenza di prezzo tra le protesi acustiche vendute in Italia e le medesime vendute nel resto d’Europa.
Per questo, la stessa Associazione Coscioni ha inviato un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – meglio nota come Antitrust – perché apra un’istruttoria su tale situazione.

«Mi auguro – ha dichiarato per l’occasione Alessia Turchi, membro di giunta dell’Associazione Coscioni – che l’Autorità Voglia aprire nel minor tempo possibile un’istruttoria per capire il motivo dei prezzi esorbitanti delle protesi acustiche in Italia e la ragione per cui le stesse, a parità di marca e di modello, costino un terzo negli altri Paesi Europei, come l’Olanda e la Germania».
«In Germania – aggiunge Turchi a titolo esplicativo – il costo di un determinato modello è pari a 1.600 euro, contro i quasi 5.000 previsti in Italia, cifra che appare spropositata sopratutto alla luce del rimborso di 1.200 euro che viene riconosciuto dall’Azienda Sanitaria Locale».
«Quanto meno è doveroso – conclude la rappresentante dell’Associazione Coscioni – che l’Antitrust faccia chiarezza». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Associazione Luca Coscioni, tel. 06 68979286, info@lucacoscioni.it.
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