«Per affrontare e contenere le gravi disabilità legate ai disturbi dello spettro autistico, c’è solo l’educazione secondo le conoscenze e gli orientamenti oggi universalmente accettati e rigorosamente verificabili nella letteratura medico scientifica. La scuola è dunque centrale in questo approccio: se non si riduce a puro contenitore ed è debitamente formata, anche attraverso l’ottimizzazione delle proprie risorse interne, cioè degli insegnanti più preparati e motivati, diventa promotrice dello sviluppo delle capacità di comunicazione e interazione dei bambini con autismo e della loro integrazione, aiutandoli in modo decisivo nel cammino verso l’autonomia». Su queste basi agisce da alcuni anni, nella provincia di Vicenza, il progetto denominato “L’Educazione della persona con autismo e DGS nel lavoro di rete”, frutto di un partenariato che ha come fulcro la promozione sul territorio berico della collaborazione e del lavoro in rete tra famiglie, istituzione scolastica, servizi sanitari e socio-assistenziali ed enti locali, al fine di realizzare modelli di integrazione scolastica e di inclusione sociale dei soggetti affetti appunto da autismo e da disturbi generalizzati dello sviluppo