Scuola e Scienza: i disturbi dello spettro autistico

«Per affrontare e contenere le gravi disabilità legate ai disturbi dello spettro autistico, c’è solo l’educazione secondo le conoscenze e gli orientamenti oggi universalmente accettati e rigorosamente verificabili nella letteratura medico scientifica. La scuola è dunque centrale in questo approccio: se non si riduce a puro contenitore ed è debitamente formata, anche attraverso l’ottimizzazione delle proprie risorse interne, cioè degli insegnanti più preparati e motivati, diventa promotrice dello sviluppo delle capacità di comunicazione e interazione dei bambini con autismo e della loro integrazione, aiutandoli in modo decisivo nel cammino verso l’autonomia». Su queste basi agisce da alcuni anni, nella provincia di Vicenza, il progetto denominato “L’Educazione della persona con autismo e DGS nel lavoro di rete”, frutto di un partenariato che ha come fulcro la promozione sul territorio berico della collaborazione e del lavoro in rete tra famiglie, istituzione scolastica, servizi sanitari e socio-assistenziali ed enti locali, al fine di realizzare modelli di integrazione scolastica e di inclusione sociale dei soggetti affetti appunto da autismo e da disturbi generalizzati dello sviluppo

Realizzazione grafica con bimbo tra bolle e nuvole (foto di C. Lopes)«Non esiste una “cura” per l’autismo: per affrontare e contenere questa grave disabilità c’è solo l’educazione secondo le conoscenze e gli orientamenti oggi universalmente accettati e rigorosamente verificabili nella letteratura medico scientifica. La scuola è dunque centrale in questo approccio: se non si riduce a puro contenitore ed è debitamente formata, anche attraverso l’ottimizzazione delle proprie risorse interne, cioè degli insegnanti più preparati e motivati, diventa promotrice dello sviluppo delle capacità di comunicazione e interazione dei bambini con autismo e della loro integrazione, aiutandoli in modo decisivo nel cammino verso l’autonomia».
È su queste basi – come le spiegano gli stessi promotori – che agisce da alcuni anni il progetto L’Educazione della persona con autismo e DGS nel lavoro di rete [DGS sta per disturbi generalizzati dello sviluppo, N.d.R.], frutto di un partenariato che ha come fulcro la promozione sul territorio vicentino della collaborazione e del lavoro in rete tra famiglie, istituzione scolastica, servizi sanitari e socio-assistenziali ed enti locali, al fine di realizzare modelli di integrazione scolastica e di inclusione sociale dei soggetti affetti appunto da autismo e da disturbi generalizzati dello sviluppo.

Il progetto – la cui rete di partner è composta da ANGSA Veneto (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), Associazione Autismo Triveneto, Associazione Stella Alpina, ANGSA Nazionale, ANGSA Vicenza, ULSS 6 di Vicenza-Servizio di Neuropsichiatria Infantile, CTI (Centro Territoriale Integrazione) Bassano-Asiago, Sportello Provinciale Autismo, Assessorato all’Istruzione del Comune di Vicenza e Fondazione Brunello-Progetti Integrati per Anziani e Minori – ha realizzato negli anni scorsi, grazie anche al supporto finanziario del Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Vicenza, il sostegno formativo ad alcune scuole nell’assumere ruolo di “guida” e modelli capaci di supportare altri istituti che accolgono persone con autismo, operando per la presa in carico con protocolli educativi e strumenti didattici adeguati.
Dopo questa fase iniziale, è ora prevista una serie di azioni di formazione, la prima delle quali – nell’anno scolastico in corso – sarà dedicata al tema Scuola e Scienza: i disturbi dello spettro autistico, prendendo avvio per il CTI di Vicenza lunedì 28 febbraio presso l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistici (IPSSCT) Almerico da Schio di Vicenza (relatori: Roberto Tombolato e Claudia Munaro) e proseguendo mercoledì 2 marzo, per il CTI Alto Vicentino, all’Istituto Comprensivo Fogazzaro di Piovene Rocchette (Susanna Ambrosi e Claudia Munaro), lunedì 14 marzo, per il CTI Area Berica, alla Direzione Didattica di Lonigo (Roberto Tombolato e Claudia Munaro), mercoledì 16 marzo, per il CTi di Montecchio-Arzignano, all’Istituto Comprensivo di Montecchio Maggiore (Francesca Concato e Claudia Munaro) e martedì 22 marzo, per il CTI Bassano-Asiago, all’Istituto Comprensivo Roncalli di Rosà (Piergiorgio Miottello e Claudia Munaro). (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ANGSA Veneto, tel. 0424 580690, angsaveneto@libero.it.
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