Aggiornare le graduatorie e ristabilire quel diritto alla riserva

Lo ha chiesto in un'Interrogazione Parlamentare al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca la deputata Amalia Schirru, in riferimento a una questione di cui il nostro sito si è già occupato, riguardante in particolare quei docenti appartenenti alle cosiddette "categorie protette", tutelate cioè dalla Legge 68/99 (Norme per i diritti al lavoro dei disabili), che però non riuscirebbero a far valere i loro diritti, a causa del congelamento delle graduatorie attuato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Significative, sempre nell'Interrogazione, anche le premesse, dedicate alle gravi e perduranti difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro da parte delle persone con disabilità

Giovane donna in carrozzina al lavoro al computerRispetto a un problema che sta coinvolgendo molti Cittadini con disabilità e che nei giorni scorsi è stato denunciato su queste pagine da Giovanni Lanaia, con l’articolo intitolato Esiste ancora quel diritto alla riserva? (lo si legga cliccando qui), va segnalata anche un’Interrogazione Parlamentare a Risposta Scritta, presentata il 10 febbraio scorso dalla deputata Amalia Schirru al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (il testo integrale dell’Interrogazione è disponibile cliccando qui).
Si tratta della questione riguardante in particolare quei docenti appartenenti alle cosiddette “categorie protette”, tutelate cioè dalla Legge 68/99 (Norme per i diritti al lavoro dei disabili), che però non riuscirebbero a far valere i loro diritti, a causa del congelamento delle graduatorie attuato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al punto da far ritenere che le eventuali prossime stipule di contratti a tempo determinato e indeterminato potrebbero essere considerate illegittime.

Interessanti anche le premesse dell’Interrogazione di Schirru, dedicate alle perduranti difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro da parte delle persone con disabilità. «È stata presentata – si legge nel documento – la 5a relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge n. 68 del 1999» e «i dati che emergono dall’indagine curata dall’ISFOL [Istituto per lo Sviluppo della Formazione dei Lavoratori, N.d.R.] sono “drammatici”, infatti risulta che il collocamento al lavoro per le persone disabili è diminuito del 34 per cento in due anni [grassetti nostri in questa e nelle successive citazioni, N.d.R.]».
E ancora: «Il totale degli iscritti alle liste di collocamento risulta essere, come rileva l’istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori pari a 706.568 disabili, di cui solamente 20.830 avviati al lavoro. I dati risultano “gravi” anche se si volge lo sguardo alle “scoperture” accertate, infatti sono oltre 78 mila le imprese pubbliche e private che non rispettano la legge n. 68 del 1999, e di queste, solo 195 hanno ricevuto sanzioni per il mancato adempimento agli obblighi».

Passando poi al mondo dell’istruzione, nemmeno qui, si scrive nell’Interrogazione, «la situazione è semplice: si fa sempre più concreto il pericolo che le graduatorie ad esaurimento dei docenti precari vengano “congelate” per un altro anno. Questo comporterebbe un grave danno per quanti sono in attesa di dichiarare in graduatoria la propria condizione di disabilità. Con le graduatorie chiuse, quanti hanno ottenuto il riconoscimento del diritto alla riserva secondo la legge n. 68 del 1999 nel periodo seguente all’ultimo aggiornamento, rischiano di perdere la possibilità dell’immissione in ruolo. Infatti, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca consente di dichiarare il diritto alla riserva solo contestualmente alla riapertura delle graduatorie, e cioè solo per un periodo di 30 giorni ogni due anni. Se quest’anno il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca deciderà di non concedere l’aggiornamento ci saranno dei docenti disabili di fatto ignorati dal Ministero».

Alla luce di quanto scritto, dunque, l’Interrogazione presentata da Amalia Schirru chiede al Ministro «se non ritenga di dover procedere con urgenza all’aggiornamento delle graduatorie; se non ritenga opportuno predisporre norme chiare e definitive per graduatorie e reclutamento, al fine di eliminare continui cambiamenti che non tengono conto delle professionalità». (S.B.)

Ricordiamo ancora che il testo integrale dell’Interrogazione di cui si parla è disponibile cliccando qui.
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