Noi, persone disabili, possiamo dare maggiore qualità alla società sarda

di Alfio Desogus*
Oltre a costituire un utile momento di incontro e confronto, in vista della Conferenza dell'11 marzo per la costituzione della Consulta Regionale delle Persone con Disabilità, il Congresso della FISH Sardegna, in programma per il 26 febbraio a Oristano, servirà anche ad avviare una grande campagna di informazione e sensibilizzazione sui temi dei diritti umani, della deistituzionalizzazione e della non discriminazione, partendo dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità

Si svolgerà sabato 26 febbraio presso l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) di Oristano (Via Parpaglia, 42, ore 10-17.30) il Congresso Regionale della FISH Sardegna (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ai cui lavori parteciperanno ventiquattro associazioni federate, provenienti da tutta l’Isola, che si daranno appuntamento per affrontare i temi riguardanti le persone con disabilità e per confrontarsi con le altre organizzazioni sarde operanti nel campo dello svantaggio e dell’handicap.

Particolare di persona in carrozzina fotografata di latoL’esigibilità dei diritti “tradizionali” (salute, studio, lavoro e assistenza) e l’insorgere dei nuovi diritti legati alla società dell’informazione, della conoscenza e l’accessibilità, costituiranno i temi centrali che hanno registrato la presenza, la proposta e le iniziative delle diverse associazioni di persone con disabilità.
La prossima Conferenza per la Costituzione della Consulta Regionale delle Persone con Disabilità [prevista dalla Legge Regionale della Sardegna 7/08, si svolgerà l’11 marzo prossimo, N.d.R.] rappresenta un passaggio fondamentale che premia la permanente iniziativa intrapresa e sostenuta per tanti anni dalle associazioni in Sardegna. La Conferenza, infatti, è il risultato della proposta legislativa delle stesse associazioni, che hanno sempre sostenuto come le politiche di inclusione assumano concretezza e qualità solo se arricchite dalla partecipazione responsabile delle persone direttamente interessate.
Dal canto suo, la FISH Sardegna è fortemente interessata all’avvio della Consulta, come grande occasione di partecipazione che consentirà di mettere a disposizione la cultura, le capacità e le proposte su tutti i campi e settori della società sarda.

Sono questi alcuni dei temi che saranno discussi e approfonditi e partendo dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dall’Italia nel 2009, con la Legge 18/09, la FISH Sardegna intende perseguire l’obiettivo di avviare una grande campagna di informazione e sensibilizzazione sui temi dei diritti umani, della deistituzionalizzazione e della non discriminazione.
Ripensare la società e le relazioni umane, rivedere l’organizzazione dei territori e delle città e riesaminare la ristrutturazione dei servizi, per renderli più universali e maggiormente fruibili e partecipati, sono il grande orizzonte verso cui le persone con disabilità si muovono, consapevoli che sono possibili soluzioni valide per tutti.
Vogliamo in sostanza essere partecipi, per dimostrare che le persone con disabilità sono una risorsa preziosa e non un peso sociale e finanziario. Vogliamo dimostrare di essere utili e soprattutto di essere persone con dignità che rigettano ogni forma di stigma negativo e di parassitismo profittevole. Vogliamo dimostrare ai nostri denigratori che siamo persone vere che intendono operare proficuamente.

La sensibilità particolare che le persone con disabilità hanno sviluppato nella loro esperienza di vita può oggi servire a dare maggiore qualità alla società sarda e riaffermare la preminenza dell’uomo contro le diverse forme di disumanizzazione che pesano sempre più. Questo è il comune obiettivo che anima tutte le persone solidali.

*Presidente della FISH Sardegna (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), fishsardegna@tiscali.it.

Share the Post: