Servono severe misure di sicurezza per evitare stragi come questa

di Giorgio Genta*
La tragedia accaduta nei giorni scorsi in un orfanotrofio dell'Estonia, dove dieci bimbi, per lo più disabili, hanno perso la vita a causa di un incendio nella struttura, fa riflettere ancora una volta sulla necessità di severe misure di sicurezza in tutti i luoghi ove si trovino persone - e soprattutto bambini - con disabilità, scuole ed edifici pubblici compresi. Quando poi il numero delle persone con disabilità è rilevante, come nelle strutture ad esse dedicate, le norme e le esercitazioni devono essere particolarmente precise e ben recepite, in modo da prevenire o ridurre le conseguenze di tragedie come quella accaduta in Estonia

Particolare di volto di uomo calvo, con occhio destro in primo piano. L'espressione è di forte preoccupazioneÈ stata una vera strage di bambini, la maggior parte dei quali con disabilità, quella che nei giorni scorsi si è avuta a causa di un incendio nell’orfanotrofio di Haapsalu in Estonia. Il basso edificio in legno, a un solo piano, alloggiava trentuno piccoli ospiti e nove adulti tra personale e volontari. Scoppiato l’incendio nel primo pomeriggio, nell’infermeria dell’edificio, in una decina di minuti sono arrivati i soccorsi e molti bimbi sono stati salvati facendoli uscire dalle finestre. La temperatura esterna, in quel momento, era di circa venti gradi sotto zero.
Pare per altro che l’edificio fosse stato sottoposto solo un mese prima alla verifica dell’impianto antincendio e delle norme di sicurezza e che non fossero emerse irregolarità.
Purtroppo dieci bambini sono deceduti e altri versano tuttora in gravi condizioni in ospedale. Un paio di adulti sono rimasti feriti. Il fatto poi che l’edificio sia stato evacuato dalle finestre dell’unico piano (a meno di un metro dal suolo innevato) lascia pensare che forse non si sia riusciti a far passare velocemente i ragazzi in carrozzina dalle finestre stesse.

La tragedia estone fa riflettere ancora una volta sulla necessità di severe misure di sicurezza in tutti i luoghi ove si trovino persone – e soprattutto bambini – con disabilità, scuole ed edifici pubblici compresi.
Quando poi il numero delle persone con disabilità è rilevante, come nelle strutture ad esse dedicate, le norme e le esercitazioni devono essere particolarmente precise e ben recepite, in modo da prevenire o ridurre le conseguenze di tragedie come quella accaduta in Estonia.

*Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi).

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