L’idea è nata dall’esperienza acquisita in questi anni dall’associazione napoletana ANIDA (Associazione Nazionale Italiana Diversamente Abili) e dalla constatazione della situazione di perenne emergenza che riguarda il lavoro delle persone con disabilità, come testimoniano anche le statistiche più recenti.
La stessa ANIDA ha deciso dunque di attivarsi con una concreta iniziativa in questo settore, realizzando la mostra-convegno denominata Diversamente Moda, soprattutto per attirare la considerazione delle Istituzioni e delle imprese sulle capacità lavorative delle persone con disabilità.
«Vogliamo in sostanza dimostrare – spiega il presidente dell’Associazione Giuseppe Sannino – che esistono nicchie di mercato, come appunto quella dell’Alta Moda, nelle quali c’è bisogno di una manodopera specializzata che è sempre più carente nel nostro Paese, ma che è compatibile con le residue capacità lavorative di una parte delle persone con disabilità. E soprattutto che queste ultime non possono più essere considerate “zavorra”, ma una vera ricchezza per il Paese».
Grazie quindi alla determinante collaborazione di Alessandra Lombardi, Chiara Paccamiccio e Teresa Nappo, giovani stiliste napoletane emergenti, studentesse dell’Istituto di Design di Moda di Aversa, e al lavoro svolto insieme a sarte, giovani modelle e persone con disabilità, si è arrivati a proporre la citata mostra-convegno Diversamente Moda, primo laboratorio sperimentale di produzione di capi di alta moda, prevista per mercoledì 16 marzo nella prestigiosa cornice di Castel dell’Ovo a Napoli (Sala Italia, ore 10), cui sono stati invitati tutti i principali rappresentanti istituzionali del capoluogo e della Regione Campana.
Dal canto suo, l’Unione Industriali di Napoli, tramite le parole del vicepresidente vicario Sergio Maione, ha a sua volta assicurato la propria presenza all’evento, impegnandosi inoltre a sostenere e a programmare ulteriori, future iniziative di collaborazione.
«Non resta che mettersi al lavoro – dichiara ancora Sannino – per tradurre in fatti le pur belle e importanti enunciazioni di principio che arrivano dal mondo istituzionale, politico e imprenditoriale del Nostro Paese. Durante la manifestazione del 16 marzo, sarà allestita un’originale mostra dei capi, realizzata con “manichini viventi”. Inoltre, verrà proiettato un video che illustra i vari momenti dell’esperimento finora autonomamente compiuto. Le operose “sarte”, insieme alle stiliste, parleranno del lavoro compiuto e della gratificazione psicologica nell’avere realizzato un prodotto di elevata qualità manifatturiera che ha consentito loro di riscoprire la giusta consapevolezza delle proprie potenzialità lavorative e non solo». (S.B.)