Vivrà il suo atto conclusivo a Roma, giovedì 24 marzo (Sala delle Colonne di Palazzo Marini della Camera dei Deputati, Via del Pozzetto, 158, ore 9-17), il Progetto Disability and Social Exclusion (DSE), cofinanziato dalla Commissione Europea, durante la conferenza finale denominata Disability and Social Exclusion. Buone pratiche per l’inclusione sociale, organizzata in collaborazione con l’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori).
Aperta da Sergio Trevisanato, presidente dell’ISFOL, Valentina Aprea, presidente della Commissione Cultura alla Camera, Giorgia Meloni, ministro della Gioventù e Giuseppe Calaciura, direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, la giornata presenterà poi lo Scenario Dove va la disabilità, coordinato dal direttore della Macroarea ISFOL Politiche e Sistemi Formativi Domenico Sugamiele, con gli interventi di Isabella Menichini, responsabile dell’Agenzia per il Welfare del Comune di Parma e già coordinatrice del Progetto DSE (Il progetto DSE), Anna Maria Comito, presidente di COFACE Handicap (Cosa chiedono le famiglie con persone disabili per una reale inclusione?), Silvia Stefanovichj, responsabile dell’Infanzia per la CISL Nazionale (Persone disabili e lavoro), Fabio De Santis, responsabile delle Strutture Sanitarie per il Polo Lazio-Campania della Fondazione Don Gnocchi (L’approccio globale come risposta alla persona fragile), Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) (I criteri per la valutazione delle buone pratiche), Angelo Gianfranco Bedin della Fondazione Don Gnocchi, referente scientifico del Progetto DSE (Le applicazioni delle buone pratiche nei comuni italiani, esiti della ricerca), Lorenzo Malagola, capo della Segreteria Tecnica del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali (Conclusioni fase progettuale).
La seconda parte della conferenza sarà dedicata poi alle Buone prassi – Presentazione di esperienze italiane selezionate dal Progetto DSE, condotta da Paolo Lambruschi, giornalista di «Avvenire».
Ad aprire saranno i Contributi dei partner istituzionali del progetto DSE, con Roberto Ortoleva, responsabile degli Interventi di Rete dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, insieme a Concetta Vaccaro, responsabile di Italia del Sud, Consorzio Lavoro in Rete, Andrea Piraino dell’Assessorato al Lavoro della Regione Sicilia e Giovanni Paolo Bernini, assessore all’Agenzia delle Politiche a favore dei Disabili, del Comune di Parma.
Successivamente Antonino Prestipino, neuropsichiatra infantile dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania (Minori – L’utilizzo dell’ICF per i progetti di inclusione sociale di minori; Anziani – L’esperienza del custode sociale; Immigrati – La Sicilia nell’integrazione di disabili immigrati) e Maria Grazia Maccari del Gruppo Facilitatore di Auto-Mutuo-Aiuto del Progetto A casa con sostegno di Parma (Donne: I gruppi di solidarietà con donne), si occuperanno di Buone pratiche nelle diverse dimensioni.
Infine, nella sessione denominata Sensibilizzazione della disabilità, Guido Bolaffi, presidente di WEST (Welfare, Society and Territory), tratterà La disseminazione del DSE. L’utilità e i vantaggi di un giornale web per raccontare di disabilità e Claudia Caputi, responsabile della Comunicazione di DSE, si soffermerà sul tema Comunicare la disabilità.
Le conclusioni saranno affidate al già citato Domenico Sugamiele e alla conferenza è stato invitato anche il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi.
Da segnalare anche che durante la giornata verrà presentato e distribuito ai partecipanti il volume Disability and Social Exclusion – Buone pratiche per la disabilità, realizzato in parallelo al Progetto DSE e dato alle stampe edito da Guerini e Associati. (S.B.)
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