È un servizio sperimentale gestito dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) e finanziato dalla Regione Lombardia, che si occupa della progettazione personalizzata di percorsi di vita autonoma e indipendente, accompagnando le persone con disabilità motoria nella definizione di un proprio progetto di vita.
Si tratta del Centro Progetto di Vita (CPV), che prevede interventi di informazione sugli aspetti legislativi e procedurali, di orientamento riguardante il rapporto con gli altri servizi territoriali istituzionali (ASL, Piani di Zona) e del privato sociale (Cooperative per l’Assistenza Domiciliare, Centri Residenziali o Comunità Alloggio…) e di accompagnamento, affiancando la persona con disabilità per definire e individuare i percorsi più adatti a realizzare il proprio progetto di vita.
I temi emersi con maggiore frequenza durante l’attività del Centro sono stati quello dell’abitare (gestione autonoma del proprio progetto di vita o appartamento/comunità protetta? Accessibilità e piena fruibilità della propria residenza), della sostenibilità economica (con quali risorse? Un progetto di lavoro?), del rapporto con la rete dei servizi territoriali che, in Lombardia, offrono risposte molto diversificate a seconda dei Comuni o dei Piani di Zona di residenza e della ricerca e gestione degli assistenti personali.
Da questi giorni il CPV dispone di uno specifico sito internet (http://cpv.ledha.it), che intende essere un punto di riferimento in particolare per chiunque voglia confrontarsi con il tema della vita autonoma e indipendente delle persone con disabilità e in specifico con disabilità motoria, oltreché uno strumento di monitoraggio del rispetto di tale diritto nella Regione Lombardia.
In particolare, attraverso questo nuovo spazio on line, il Centro vuole raccogliere la testimonianza di persone che in Lombardia sono riuscite a realizzare un proprio progetto di vita indipendente o di chi ha tentato ma non vi è riuscito per diverse ragioni. Per questo è stato predisposto anche un apposito questionario on line in cui verranno raccolte tutte le esperienze, sia positive che negative.
«Da anni – commenta il presidente della LEDHA Fulvio Santagostini – abbiamo assunto tra gli argomenti primari del nostro operare quello sul diritto alla Vita Indipendente perché per la LEDHA la possibilità di garantire “progetti di vita” personalizzati deve diventare la base culturale su cui riformare il sistema del welfare per quanto riguarda la disabilità e su cui ripensare tutta la filiera dei servizi». (S.B.)
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