Stabilendo che il limite di reddito da tenere in considerazione per la concessione della pensione agli invalidi totali non sia solo quello personale, ma anche quello del coniuge, «la Corte di Cassazione – era stata la denuncia della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – sembra avere lanciato un “assist perfetto” all’INPS, per far sì che vengano revocate migliaia di provvidenze solo sulla base dei nuovi requisiti di reddito».
Ne avevamo riferito nei giorni scorsi (se ne legga cliccando qui), a proposito della Sentenza n. 4677 del 25 febbraio scorso, con la quale appunto la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione aveva sancito che il limite reddituale da tenere in considerazione per la concessione della pensione agli invalidi totali non fosse solo quello personale, ma anche quello del coniuge. «In questo clima da “caccia alle streghe” – aveva dichiarato il presidente della FISH Pietro Barbieri – questa Sentenza, andando contro a recenti pronunciamenti di segno contrario della stessa Cassazione, sembra quasi “ad orologeria”. Non dimentichiamo, infatti, che il controricorrente è l’INPS e che sono in corso “ciclopici” controlli sui quali l’Istituto è in affanno e che non stanno portando i risultati attesi dal ministro dell’Economia Tremonti».
Una questione, dunque, di natura assai più politica che non strettamente giuridica, rispetto alla quale, aveva aggiunto Barbieri, «riprendendo gli atti dei lavori parlamentari delle norme originarie, volutamente ignorati dalla Cassazione, dovrebbe essere approvata celermente un’interpretazione autentica da parte del Parlamento, che faccia riferimento al solo reddito personale del disabile, pena la privazione anche di queste minime risorse per migliaia di persone». «Per questo – aveva preannunciato il presidente della FISH – chiederemo l’appoggio dei Parlamentari più attenti e sensibili».
La Federazione, dunque, si è subito attivata presso i vari Gruppi Parlamentari, proponendo la presentazione di una Proposta di Legge sulle tracce indicate nelle parole di Barbieri. E a raccogliere tempestivamente tale iniziativa, presentando una formale Proposta di Legge sulla questione (ancora in attesa di numerazione agli Atti della Camera), è stata la deputata Amalia Schirru, insieme ad Augusto Battaglia, vicepresidente della Commissione Lavoro e Politiche Sociali della Regione Lazio.
«Avere attirato l’attenzione su una questione che può avere effetti drammatici per migliaia di persone con disabilità – commenta in una nota Pietro Barbieri – lo riteniamo già un primo significativo risultato politico. Ci auguriamo ora che la Proposta raccolga una vasta adesione bipartisan e che venga approvata in tempi rapidi». «La FISH – si scrive in una nota della Federazione – seguirà da vicino le successive fasi di discussione parlamentare, dandone conto alle migliaia di persone e famiglie interessate». (S.B.)
Articoli Correlati
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- Falsi invalidi: a volte ritornano (ma sempre di un "pacco" si tratta...) «Erano spariti da ogni interesse mediatico i “falsi invalidi” almeno da quattro-cinque anni - scrive Andrea Pancaldi -, ma ora il fenomeno ritorna, in alcuni organi d’informazione, sempre però strumentalmente…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…