È organizzato dall’ATRACTO (Associazione Traumi Cranici Toscani) il convegno nazionale denominato Gravi cerebrolesioni acquisite: la persona, la famiglia e la comunità, che si terrà sabato 2 aprile ad Arezzo (Sala Borsa Merci, ore 9-18.30), rivolgendosi agli operatori del settore, alle associazioni, alle famiglie, alle cooperative sociali e a chiunque altro sia interessato a tali problematiche.
«La gravità e la complessità dei problemi sanitari e sociali riguardanti le persone con grave cerebrolesione acquisita e le loro famiglie – spiegano i promotori dell’iniziativa – e il grande numero di figure che, a livello professionale e non, sono coinvolte a vario titolo nei loro percorsi clinico-assistenziali e di reinserimento sociale, sono aspetti che rendono necessario un approfondimento e una riflessione sul percorso assistenziale. Le persone con esiti di grave cerebrolesione, infatti, presentano una tale varietà di situazioni, per quanto attiene al tipo e al livello di disabilità residua, e di limitazione alla partecipazione sociale, che le risposte socioassistenziali al termine del percorso riabilitativo intensivo ospedaliero devono necessariamente essere diversificate e flessibili in funzione dei bisogni presentati».
Un Convegno, quindi, quello di Arezzo, con il quale si tenterà di dare una risposta alle richieste delle famiglie e a tutti i problemi correlati alle gravi cerebrolesioni acquisite, mettendo a confronto la situazione della Toscana con quella di altre Regioni italiane, oltreché dando voce alle innovazioni e ai progetti di ricerca e individuando modalità di lavoro comune nelle strutture specializzate, senza dimenticare, infine, quali risposte potrebbero arrivare dalle Istituzioni.
Divisa in tre sessioni (La situazione in Toscana per la fase acuta, Ricerca e prospettive di innovazione delle cure e Assistenza alla persona e supporto alla famiglia), concluse di volta in volta da una tavola rotonda e da due discussioni, la giornata – cui parteciperanno rappresentanti istituzionali ed esponenti di strutture mediche e riabilitative impegnate nel settore, oltreché della SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) – potrà contare anche sulla presenza di Paolo Fogar, presidente della FNACT (Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico). (S.B.)
Articoli Correlati
- Gravi traumi cranici: al servizio delle famiglie Nata nel 1997, ATRACTO (Associazione Traumi Cranici Toscani) aiuta, informa e sostiene - tramite numerose iniziative - le persone coinvolte in queste drammatiche situazioni e quindi proiettate in una realtà…
- Gravi cerebrolesioni acquisite: le persone e le famiglie al centro Offrire un’ampia panoramica sui principali cambiamenti avvenuti nel settore delle gravi cerebrolesioni acquisite, grazie alla partecipazione di autorevoli relatori nazionali, ma anche raccontare come poter rendere protagoniste le stesse persone…
- Applicare alle gravi cerebrolesioni acquisite un metodo sperimentato per le demenze «Vogliamo proporre l’applicazione del metodo “Atelier”, sperimentato da anni per le demenze, anche alle gravi cerebrolesioni acquisite tramite il progetto “In.Di.C.A.” (Interventi Diretti sulle Cerebrolesioni Acquisite), da noi promosso, già…