Se si crede nel volontariato, perché valorizzare la Conferenza Europea?

A chiederselo, e a parlare di occasione perduta, sono la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) e Cittadinanzattiva, che evidenziano come il livello di partecipazione da parte delle organizzazioni di Volontariato e del Terzo Settore, al primo grande evento organizzato dal Ministero del Lavoro in occasione del 2011, Anno Europeo del Volontariato, sia quanto meno limitato, proprio a causa delle scelte attuate dallo stesso Ministero promotore. «Quando il ministro Sacconi - si dichiara - afferma che il Volontariato è una grande risorsa per il Paese, dice il vero. Basterebbe garantire ad esso lo spazio per dimostrarlo»

Joe Reese, «Delusion», 2001In questi giorni è in corso di svolgimento all’Isola di San Servolo di Venezia la Conferenza Europea Sussidiarietà e volontariato in Italia e in Europa: valori, esperienze e strumenti a confronto, primo grande evento organizzato dal Ministero del Lavoro in occasione del 2011, Anno Europeo del Volontariato. E tuttavia – a quanto pare proprio a causa delle scelte del Ministero promotore – il livello di partecipazione delle organizzazioni di Volontariato e del Terzo Settore risulta quanto meno limitato.
A denunciarlo, in una nota congiunta, sono la la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) e l’organizzazione Cittadinanzattiva, che parlano di «occasione perduta» e di un «Governo che non ha affatto valorizzato il grande evento».

«Il nuovo Osservatorio Nazionale per il Volontariato – si legge poi nella nota -, insediatosi solo il 24 febbraio scorso, ha potuto contribuire ben poco al programma della Conferenza. Lascia inoltre esterrefatti la decisione di limitare a sole venticinque persone le presenze nei gruppi di lavoro previsti per il primo giorno. E ancora, i volontari che hanno voluto iscriversi alla Conferenza attraverso il sito internet della stessa, sono stati accolti dalla singolare avvertenza: “Sono consapevole che il luogo consente una capienza massima di 400 persone”. Chi è arrivato a Venezia, comunque, può fare solo da spettatore».
«Eppure – si dichiara ancora – i volontari avrebbero avuto molto da dire, ad esempio sui profondi tagli subiti dalle politiche sociali negli ultimi anni, a discapito soprattutto delle categorie più svantaggiate. Al contrario, nel nutrito gruppo di relazioni e interventi previsti nella Conferenza, la voce del Volontariato e del Terzo Settore italiani è assai modesta e manca quel pluralismo che sarebbe necessario su un tema cruciale come la sussidiarietà».

Viene poi esplicitato un dubbio, senza usare troppi mezzi termini: «Ma il Governo vuole davvero incontrare i volontari? Incentivarne il protagonismo? Aprire una discussione trasparente sul presente e il futuro del volontariato? E soprattutto, visto che ormai è in carica dal 2008, quando inizierà ad adottare le necessarie misure di sostegno alla partecipazione attiva dei cittadini, come ad esso impone la Costituzione?».
FISH, CNCA e Cittadinanzattiva ritengono in conclusione che ancora una volta «si sia giocato al ribasso. Un vero peccato, perché quando il ministro Sacconi afferma che il Volontariato è una grande risorsa per il Paese, dice il vero. Basterebbe garantire ad esso lo spazio per dimostrarlo». (S.B.)

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