Gestito dall’IRSA (Istituto di Ricerche Storiche Archeologiche) di Pistoia, il Museo Pistoia Sotterranea è stato inaugurato poco meno di un anno fa – esattamente nel mese di maggio del 2010 – e da allora è già stato visitato da migliaia di persone provenienti da tutto il mondo.
Dotata di una serie di eccellenze che la rendono interessante per un ampio ventaglio di visitatori, la struttura è situata all’interno dell’Ospedale del Ceppo, uno tra i più antichi al mondo ad essere tuttora funzionante, noto anche all’estero per motivi artistici, quali la presenza di un famoso fregio di scuola robbiana.
«In sostanza – spiega Michela Tucci, responsabile della comunicazione per il Museo – viene proposta una ricostruzione della storia dell’Ospedale, a partire da un sito archeologico sotterraneo lungo quasi settecento metri, il cui progetto di recupero è stato curato dalla nostra Associazione». Particolare non certo trascurabile, tale sito è accessibile alle persone con disabilità e dotato anche, nella parte sotterranea, di pannelli braille per persone non vedenti. «La visita – prosegue Tucci – prevede poi l’anfiteatro anatomico più piccolo del mondo e una ragguardevole collezione di ferri chirurgici».
Da segnalare infine che Pistoia Sotterranea fa parte di una rete museale comprendente anche – in due frazioni di San Marcello Pistoiese – il Museo Ferrucciano di Gavinana, incentrato sulla figura di Francesco Ferrucci e quello della SMI (Società Metallurgica Italiana) a Campo Tizzoro, di prossima apertura, ove sono perfettamente conservati rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale a una profondità che varia dai quindici ai trenta metri. Della medesima rete, infine, fa parte anche il Museo della Rupe di Orvieto (Terni), altro notevole sito sotterraneo. (S.B.)
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