Una petizione per evitare classi speciali mascherate e per ridar fiato all’integrazione
«Quando viene leso il diritto di uno – scrive Renza Coco – è tutto l’edificio della giustizia ad essere incrinato». Prendendo spunto quindi dalla storia di diritti negati che ha coinvolto tre ragazzi friulani con sindrome di Down, l’Associazione Diritto di Parola lancia – insieme alla rete dei centri e delle organizzazioni specializzati nella Comunicazione Facilitata – una petizione a livello nazionale, «per tutelare i diritti non solo di quei tre ragazzi, ma di tutti quelli che necessitano di tecniche alternative per comunicare e svolgere il lavoro scolastico»