È una specializzazione, un atteggiamento professionale, ma anche una possibile lente d’ingrandimento per l’intera realtà. Forse il giornalismo sociale sta cominciando ad essere preso sul serio, dal momento che una parte dell’informazione italiana sembra ne stia scoprendo le possibili utilità, dedicando ad esso spazi, tempi e risorse non occasionali. Di questo e molto altro si parlerà a Milano, il 28 aprile, nel corso del seminario di formazione per giornalisti sui temi del disagio e della marginalità, denominato “Il tesoretto delle notizie. Il giornalismo e la scoperta del sociale”

Se è grave, come dice la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), il pregiudizio della Lega nei confronti della disabilità in Italia – testimoniato dagli assurdi dati esibiti dal capogruppo alla Camera Reguzzoni, in ambito di “false invalidità” – è forse ancora più grave il mare di omertà connivente, da parte degli organi d’informazione generalisti, delle televisioni e dei “grandi” opinionisti, nel quale annega ogni tentativo di ristabilire la verità dei fatti, dei numeri, delle proporzioni. L’urlo, l’insulto, l’ignoranza stanno prevalendo ovunque, rendendo difficile la convivenza civile, la coesione sociale, la speranza che si possa ragionare – come quasi sempre è accaduto in passato attorno ai temi della disabilità – in modo serio, responsabile, trasversale, persino bipartisan