Disability manager: un facilitatore, ma anche un creativo

Così viene definita questa nuova figura – già presente in vari Paesi d’Europa, ma in rapida diffusione anche in Italia – da Rodolfo Dalla Mora, primo presidente della SIDiMa, la Società Italiana dei Disability Manager, nata durante il recente convegno nazionale di Gorgo al Monticano (Treviso). «Una figura – aggiunge Dalla Mora – che ha il compito di costruire reti, servizi e soluzioni, per sostenere nella vita di ogni giorno chi ha perso la propria autonomia e i suoi familiari, spesso disarmati di fronte a una condizione improvvisa che richiede adempimenti burocratici, conoscenze e competenze specifiche»

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Ma è più giusto favorire un bar o i disabili?

Ovvero quando le azioni che possono danneggiare le persone con disabilità si notano anche dalle piccole cose, che poi piccole proprio non sono. Il luogo “incriminato”, questa volta, è un ponte di grande passaggio in pieno centro di Venezia, dove la pedana che lo rendeva accessibile è stata modificata, realizzando una sorta di “tornante”, largo appena 80 centimetri. E tutto sembra sia stato fatto proprio per favorire un bar vicino, come ben raccontano le immagini che pubblichiamo

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Testamento biologico: dove va l’Italia?

Presto la Camera dovrebbe pronunciarsi su quel Disegno di Legge presentato più di due anni fa dal senatore Raffaele Calabrò, su “Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento”, che potrebbe diventare la prima norma italiana sul testamento biologico. Esaminiamone i vari aspetti

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Contro tutte le discriminazioni

Il Meeting di Vienna della Piattaforma per i Diritti Fondamentali,che fa capo alla relativa Agenzia dell’Unione Europea, ha consentito anche – grazie alla partecipazione di ENIL (European Network on Independent Living) – di mettere in luce le discriminazioni quotidiane tuttora subite dai Cittadini europei con disabilità, oltre al rischio di violazione dei diritti umani, conseguente all’istituzionalizzazione

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AiutarSi a Siena: protagonisti perché informati e uniti

È questa la filosofia con cui è nato a Siena “AiutarSi. Sportello per l’Inclusione Sociale”, che se da una parte si propone di diventare un primo punto informativo, di aiuto e sostegno ai Cittadini con disabilità e alle loro famiglie, per facilitarne l’accesso ai servizi e ai percorsi di scelta, dall’altra vuole proporre una nuova cultura della disabilità, dove le persone diventino appunto protagoniste dirette. A gestire il progetto – finanziato dalla Provincia di Siena – è un’Associazione Temporanea d’Imprese (ATI), che ha per capofila il Consorzio di Cooperative Sociali Arché. Oltre alla disponibilità di un sito internet, si sta costruendo, giorno dopo giorno, un’ausilioteca, insieme alle associazioni di persone con disabilità, che vuole essere anche un luogo di scambio, per condividere esperienze, soluzioni o gli stessi ausili, magari con la modalità del baratto

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Quale ruolo per il disabile nell’economia?

Se ne parlerà il 28 aprile a Napoli, nel corso di una pubblica tavola rotonda voluta dall’Unione degli Industriali di Napoli, durante la quale verrà anche ripresentato un interessante studio pubblicato qualche tempo fa, intitolato “La risorsa umana ‘diversamente abile’ nell’economia dell’azienda”, ricco di contributi provenienti dal mondo universitario

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Vivere indipendentemente dalla disabilità

Questo il titolo scelto per la Conferenza Internazionale sulla Vita Indipendente che si terrà a Roma il 4 e il 5 maggio e che sarà un’importante momento di riflessione e confronto, in cui si parlerà tra l’altro di Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, di esperienze di Vita Indipendente in vari Paesi del Sud Europa, di politiche continentali sulla materia e di alcune esperienze regionali italiane, allo scopo, in quest’ultimo caso, di strutturare meglio un coordinamento nazionale

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Le prove INVALSI vanno migliorate, ma ci sono problemi più pressanti

Giuste le critiche alle verifiche INVALSI nelle scuole, pur dovendo esse fare i conti con un quadro internazionale di Paesi ove non esiste l’inclusione. Se n’era occupata, sempre su queste pagine, l’insegnante Elena Duccillo. Ma secondo Salvatore Nocera, vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ci sono questioni più urgenti, come il rispetto del numero massimo di studenti nelle classi con alunni con disabilità, sin troppo frequentemente violato

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