La Fondazione Trentina per l’Autismo – con sede a Mezzolombardo (Trento) – è nata come strumento utile a favorire la realizzazione di progetti che migliorino la qualità della vita delle persone con autismo di ogni età (infantile, adolescenziale e adulta), oltreché per sviluppare migliori competenze e sostenere le famiglie coinvolte in questi problemi.
Le risorse provengono da partner nazionali e internazionali e da una struttura in rete con le istituzioni locali. Gli interventi riguardano tra l’altro l’ambito sanitario, quello educativo, quello riabilitativo sociale, la formazione degli operatori e l’organizzazione di centri residenziali.
Per venerdì 20 e sabato 21 maggio la Fondazione ha organizzato a Trento (Sala Congressi Interporto, Trento Nord) il Convegno Nazionale sull’Autismo denominato Dalla diagnosi alla cura. Nuovi percorsi tra servizi e ricerca, all’insegna dello slogan Un mondo migliore per l’autismo, come sottolinea Giovanni Coletti, presidente dell’AGSAT (Associazione genitori Soggetti Autistici del Trentino), che sarà anche tra i relatori della prima giornata del convegno.
Articolato su due temi distinti (I servizi alle famiglie per un progetto di vita e Il “bisogno sanitario” tra ricerca, cura e riabilitazione), l’incontro potrà contare sulla partecipazione di rappresentanti istituzionali e di vari specialisti del settore – medici e non – aprendo anche una finestra sui servizi in ambito di autismo presenti in Gran Bretagna, grazie alla presenza di Richard Mills, direttore delle ricerche della Società di Autismo del Regno Unito. (S.B.)
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