È un evento formativo promosso dall’associazione padovana Down DADI (Down, Autismo e Disabilità Intellettiva), in collaborazione con l’Azienda ULSS 19 del Veneto, il convegno denominato E perché noi no? L’autonomia possibile per le persone con disabilità intellettiva, previsto per venerdì 20 maggio ad Adria, in provincia di Rovigo (Sala Convegni Centro Commerciale Il Porto, Piazzale Rovigno, ore 9).
«La scelta di Adria – spiega Patrizia Tolot, vicepresidente di Down DADI – non è casuale, in quanto tale città è la sede del nostro Progetto Le chiavi di casa. La città facile. Siamo quindi particolarmente lieti che si svolga lì questo momento di riflessione e confronto sulle prospettive di autonomia che vogliamo dare alle persone da noi seguite, anche perché i buoni progetti devono avere “buone ruote”, per poter diffondere le buone idee e le buone prassi».
Aperta dalla stessa Tolot, la giornata potrà poi contare sull’intervento di Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell’Azienda ULSS 19, di Marina Bovolenta, presidente della Conferenza dei Sindaci della stessa ULSS 19, di Adriano Marcolongo, direttore generale dell’ULSS 18, di Remo Sernagiotto e Isi Coppola, assessori della Regione Veneto, rispettivamente ai Servizi Sociali e all’Economia, Sviluppo, Ricerca e Innovazione e di Tiziana Michela Virgili, presidente della Provincia di Rovigo.
Successivamente è prevista la proiezione del filmato Storie, report sul progetto di House & Work dell’Associazione Down DADI, prodotto da Telechiara, che sarà rappresentata dalla giornalista Valentina Voi.
Concluderà il convegno una tavola rotonda – coordinata da Tolot – cui parteciperanno Marina Santi, docente di Psicologia Speciale all’Università di Padova (L’autonomia personale e sociale nel disabile intellettivo), Maria Elisabetta Baccarin, pedagogista, responsabile dei progetti di autonomia di Down DADI (L’autonomia tra bisogni e diritti), Maria Laura Mesini, psicologa e psicoterapeuta dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda ULSS 18 (Modalità di intervento per stimolare l’autonomia: esprimere il positivo di ognuno, valorizzarlo nel gruppo, sentirsi protagonisti attivi della propria vita) e Renzo Vianello, docente di Psicologia dello Sviluppo e di Disabilità Cognitive all’Università di Padova (Giovani ed adulti con disabilità intellettiva). (S.B.)