Identità, responsabilità, rete: sono le tre parole chiave attorno alle quali si centreranno i lavori della Terza Conferenza Nazionale di Organizzazione dell’Auser, in programma a Chianciano Terme (Siena) da giovedì 26 a sabato 28 maggio (Grand Hotel Admiral Palace), appuntamento importante per una delle più grandi organizzazioni di anziani attivi che operano in Italia, per fare un bilancio sulle proprie strategie, sul proprio essere, sul proprio operare, alla luce dell’attuale contesto politico, sociale ed economico.
Oggi, a ventidue anni dalla sua costituzione, l’Auser è una grande rete di solidarietà e partecipazione, un punto di riferimento per tanti cittadini di tutte le età e di tutte le culture, che possono trovare nell’Associazione opportunità per esprimersi, conoscersi, partecipare. Si tratta infatti di un’organizzazione di volontariato e promozione sociale forte di circa 300.000 iscritti, 1.500 sedi e 45.800 volontari.
In questi anni l’Auser ha dato spazio e voce a quella generazione di anziani che ha esperienza, disponibilità e ancora tanta voglia di fare, che rifiuta gli stereotipi e vuole svolgere un ruolo attivo nella società.
Circa trecentocinquanta delegati, dunque, provenienti da tutta Italia, si confronteranno durante la tre giorni di Chianciano, sulle nuove sfide che l’Auser dovrà affrontare nel prossimo futuro, in una società che invecchia sempre di più e con una crisi economica e sociale che non ha smesso di mordere.
Spazio particolare, quindi, alle nuove strategie organizzative da assumere e da percorrere, in questo momento estremamente difficile per l’Italia, in cui manca il lavoro, cresce il sommerso, le famiglie si trovano sempre di più in difficoltà e aumenta il divario fra Nord e Sud. Un quadro che diventa sempre più complesso, per non avere ricadute anche sull’operato dell’associazionismo e del volontariato.
In tal senso, gli effetti della Finanziaria 2011 sono stati assai duri per le politiche sociali, con la riduzione o il totale azzeramento dei Fondi Nazionali che dal 2008 ad oggi sono scesi del 78%. «Non ci stiamo ad essere utilizzati per ridurre l’intervento pubblico e il costo del welfare – sottolinea il presidente nazionale dell’Auser Michele Mangano – come vorrebbe l’attuale Governo Nazionale. Il Terzo Settore dev’essere invece coprotagonista, un alleato per superare la crisi e contribuire alla crescita del Paese. Noi non ci tiriamo indietro e vogliamo fare la nostra parte con maggiore consapevolezza e con un rafforzato senso di identità e appartenenza».
La valorizzazione del territorio, la coesione, la capacità di progettare, l’applicazione delle norme antidiscriminatorie, il fare rete: saranno pertanto queste alcune delle questioni organizzative che l’Auser dovrà affrontare in Toscana, guardando a fondo dentro se stessa.
Da segnalare infine che alla Conferenza interverranno anche Carla Cantone, segretario generale della SPI CGIL, Vera Lamonica ed Enrico Panini, segretari confederali della CGIL. (G.C.)
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