«Stampelle, bende, tappi per orecchie, passeggini e carrozzine vuote: li porteranno venerdì 27 maggio a Pescara, davanti alla sede della Regione Abruzzo, le numerose associazioni che hanno proclamato nei giorni scorsi lo stato di mobilitazione contro i tagli al sociale, per far vivere simbolicamente ai politici regionali le difficoltà create dalle barriere architettoniche a mamme con bimbi piccoli, ad anziani, a persone con disabilità visiva, ai sordi e a tutti coloro che hanno problemi motori temporanei o permanenti»: avevamo presentato così, nei giorni scorsi, la manifestazione indetta per il 27 maggio a Pescara, frutto di una mobilitazione senza precedenti tra le associazioni di quella Regione. E i risultati sembra siano stati buoni, come ci racconta Nicolino Di Domenica, responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo, oltreché vicepresidente dell’AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di Lanciano (Chieti).
È stata certamente una “giornata storica”, per le persone con disabilità dell’Abruzzo – quella del 27 maggio a Pescara – con una grande partecipazione delle forze politiche di tutti gli gli schieramenti.
La manifestazione consisteva sostanzialmente in una prova pratica di “sperimentazione empatica” della disabilità. In altre parole, Assessori e Consiglieri si sono “accomodati” in carrozzina, per sperimentare come è vissuto il mondo da parte del disabile. Essi hanno quindi potuto constatare, con enorme difficoltà, quanto sia difficile affrontare la vita con una grave invalidità, tanto che l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Angelo Di Paolo, tentando di entrare in un edificio, si è ribaltato con la sua carrozzina, fortunatamente sorretto da un signore che gli ha evitato di farsi male alla testa.
E in ogni caso, la “prova della disabilità” è stata, in alcuni momenti, quasi commovente: in tal senso la disponibilità dei politici regionale è degna di elogio, anche perché mai si era vista in Abruzzo una manifestazione così partecipata.
L’iniziativa rientrava nel programma di lotta che le varie associazioni regionali dell’area della disabilità si sono date per rivendicare una condizione giunta ormai all’esasperazione.
Durante il dibattito, tutti gli amministratori hanno concordato per un intervento deciso e costruttivo, per la risoluzione dei problemi posti a tappeto. In particolare abbiamo registrato un impegno concreto su:
– Rifinanziamento della Legge 13/89 che prevede contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati.
– Approvazione in tempi brevissimi di una Legge Regionale sulla Vita Indipendente.
– Attivazione della Legge Regionale sull’abbattimento delle barriere architettoniche nel settore pubblico [Legge Regionale 1/08, N.d.R.];
– Creazione secondo i dettami di legge di un Comitato Regionale per la Disabilità.
Purtroppo su un punto fondamentale che riguarda il taglio dal 30% al 70% dei fondi per il sociale, l’assessore alle Politiche Sociali Paolo Gatti non ha saputo dare risposte concrete, limitandosi alla semplice giustificazione che tutto è dipeso dal taglio governativo al fondo sociale.
Le conseguenze di queste drastiche riduzioni penalizzeranno già dal prossimo mese di luglio non solo l’area della disabilità, ma anche quelle dell’infanzia, degli anziani e settori come quelli delle povertà emergenti e della tossicodipendenza.
Su questo bisogna ricordare che in altre Regioni italiane i tagli sono stati attenuati, se non annullati, con diverse scelte sulle priorità delle politiche di bilancio [ad esempio in Lombardia, come si può leggere nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.]. Ci si rende conto che per operare concretamente su alcune opzioni – seppur verbalmente condivise – forse ci vogliono delle doti di consapevolezza, fermezza e decisione che magari mancano ad alcuni dei nostri rappresentanti, ma ottimisticamente non perdiamo comunque la speranza – pensando alla positiva esperienza del 27 maggio – che si arrivi anche in Abruzzo ad operare in termini più efficaci.
In conclusione, certi di un futuro di pari opportunità e piena dignità delle persone con disabilità nella nostra Regione, aspettiamo a questo punto – ansiosamente – di poterci finalmente sentire fieri dei nostri politici ai quali per il momento va un cauto ringraziamento, pronto a trasformarsi in un affettuoso abbraccio di fronte alla concretizzazione delle promesse fatte.
*Responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo, oltreché vicepresidente dell’AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di Lanciano (Chieti).