Pari opportunità: un bel segnale dal Canton Ticino

Il 5 giugno, infatti, ci si pronuncerà nella Svizzera Italiana in un referendum riguardante la modifica della Costituzione Cantonale, con l'introduzione di una norma volta a promuovere le pari opportunità per i Cittadini. In caso di esito favorevole, il Legislatore dovrà poi emanare tutte le norme nel rispetto anche di questo diritto. La FTIA (Federazione Ticinese Integrazione Andicap) invita quindi i Cittadini ticinesi a votare sì al referendum, pensando soprattutto alle ricadute positive che ciò potrà avere nei confronti delle persone con disabilità

Uomo in carrozzina esce da un labirintoIl 5 giugno prossimo la popolazione del Canton Ticino in Svizzera sarà chiamata ad esprimersi in un referendum riguardante una modifica della Costituzione Cantonale definita il 14 dicembre 1997. Si tratta in sostanza della proposta di inserire – nell’articolo 4 della Costituzione stessa (Scopo) – un nuovo capoverso in cui si dica che «il Cantone promuove le pari opportunità per i cittadini», disposizione approvata il 10 novembre 2010 dal Gran Consiglio con 51 voti favorevoli, 4 voti contrari e 16 astensioni.
Tale norma ha una natura programmatica e si indirizza essenzialmente al Legislatore. Spetta infatti alle autorità politiche perseguire gli obiettivi delle pari opportunità e dell’uguaglianza sociale alla base della nuova disposizione. Per contro – va ricordato anche questo – essa non conferisce al singolo Cittadino alcun diritto soggettivo.

«Inserire espressamente nella Costituzione Ticinese l’impegno di agire in uno spirito di uguaglianza – dichiarano gli esponenti della FTIA (Federazione Ticinese Integrazione Andicap) -, segnalando così al Legislatore la necessità di emanare tutte le norme nel rispetto anche di questo diritto, è una dimostrazione di rispetto dell’uomo e un impegno per ciascuno verso la società, nonché la chiara espressione della volontà di astenersi da qualsiasi forma di discriminazione».
«Si tratta di un concetto – aggiungono dalla Federazione – che coinvolge tutta la popolazione, e segnatamente anche le persone con disabilità, chiedendo alle autorità politiche di attuare quanto necessario per raggiungere l’uguaglianza sociale. All’eventuale esito favorevole del referendum, naturalmente, dovranno seguire dei fatti e ogni Cittadino avrà la possibilità di dimostrare la volontà espressa con il voto a sostegno delle pari opportunità».

La FTIA, dunque – consapevole «che resta ancora molto da fare, per raggiungere la parità di diritti delle persone con disabilità», anche alla luce della stretta collaborazione con Égalité Handicap, centro svizzero specializzato nelle questioni legate al diritto della parità delle persone con disabilità – ha deciso di «sostenere l’introduzione a livello cantonale di un diritto dell’uomo fondamentale come quello delle pari opportunità per ogni Cittadino, e di invitare a votare sì, il prossimo 5 giugno, per la modifica in tal senso della Costituzione Ticinese». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Lorenzo Giacolini, direttore della FTIA, tel. +41 918509090, lorenzo.giacolini@ftia.ch.
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