Era risuonata anche la voce del CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno), su queste pagine, tra le tante che avevano messo pesantemente in discussione, nei giorni scorsi, il Disegno di Legge n. S 2594 dei senatori Francesco Bevilacqua e Antonio Gentile (Disposizioni per favorire il sostegno di alunni con disabilità), al quale in molti avevano soprattutto imputato di voler «privatizzare l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità», con gravi rischi per l’intero sistema della scuola italiana (si veda in calce l’elenco degli articoli da noi pubblicati sulla materia).
Nell’imminenza ora della presentazione di tale Disegno di Legge alla Settima Commissione Permanente del Senato – dopo un rinvio del 1° giugno, si parla infatti dell’8 giugno – registriamo anche l’iniziativa lanciata dal CIIS nel proprio sito, denominata Scrivi per dire NO al DDL “sostegno ai privati” e consistente in una bozza di lettera che tutti possono inviare ad alcuni Senatori.
Vi si scrive tra l’altro che «il contenuto del DDL proposto, se attuato, potrà seriamente compromettere il futuro dell’esperienza dell’integrazione scolastica in Italia. L’integrazione di tutti gli alunni con disabilità è una scelta di civiltà in cui sono impegnate e coinvolte più agenzie, così come stabilito dalla norma vigente, che interagiscono e cooperano, ciascuna secondo le specifiche competenze, per contribuire a realizzare il Progetto di Vita degli alunni con disabilità. La collaborazione, contemplata dalla norma, è stata ribadita con fermezza dalle recenti Linee Guida firmate dal Ministro Gelmini, che ha richiamato alla corresponsabilità e alla collegialità, requisiti indispensabili per favorire l’inclusione».
«La proposta contenuta nel DDL – prosegue la lettera -, prendendo le mosse da alcune situazioni di malfunzionamento, introduce soluzioni che riguardano l’intero sistema scolastico, trascurando il fatto che il processo di integrazione richiede e necessita di personale professionalmente competente, soprattutto sotto il profilo pedagogico-didattico e che gli interventi educativi competono esclusivamente al personale docente. Nel DDL in oggetto viene stabilito di attribuire non ben definiti “collaboratori esterni alla scuola”, privi di quelle competenze pedagogico-didattiche, irrinunciabili per attuare il processo inclusivo, il delicato compito educativo e di sostegno per gli alunni con disabilità e l’intervento didattico per gli alunni con DSA [Disturbi Specifici di Apprendimento, N.d.R.]».
Ribadito poi che il Disegno di Legge dei senatori Bevilacqua e Gentile «persegue obiettivi e logiche che non coincidono con il progetto di una scuola e di una società fortemente inclusiva», il testo si conclude sottolineando che «le criticità della scuola italiana, se veramente si vogliono risolvere, necessitano di altre soluzioni, ovvero interventi in merito alla formazione, alla professionalità, alla competenza, alle risorse, alla continuità educativo-didattica, alla corresponsabilità, alla collegialità, alla partecipazione, per citarne alcune». (S.B.)
Il testo integrale della lettera che il CIIS propone di inviare ad alcuni Senatori è disponibile cliccando qui.
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