«Circola in queste ore – scrive Carlo Giacobini, responsabile del Servizio HandyLex.org – la prima bozza della Manovra Finanziaria che interesserà il Bilancio dello Stato e i Cittadini italiani nei prossimi anni. Come sempre i testi in circolazione e le relative dichiarazioni sono da considerare con grande prudenza, sapendo che prima che le intenzioni espresse divengano una norma dello Stato, ci sono dei passaggi articolati da seguire, un confronto parlamentare e ampi emendamenti anche di parte governativa. Bisognerà quindi attendere per lo meno la pubblicazione del Decreto Legge in Gazzetta Ufficiale per avere certezza del valore dei testi».
Dopo questa indispensabile premessa, lo stesso Giacobini propone comunque una prima, ampia analisi, riguardante alcuni punti specifici, vale a dire l’inclusione scolastica, la spesa protesica e l’invalidità civile.
Rispetto a quest’ultima, si scrive in HandyLex.org che «la prima bozza della Manovra non prevede nuovi controlli né riduzioni nelle provvidenze economiche a favore degli invalidi civili. Tenta invece di intervenire sul contenzioso civile che riguarda l’invalidità, la cecità e la sordità civile, ma anche l’inabilità e l’invalidità “pensionabili”, cioè quelle riconosciute ai lavoratori, con un minimo di versamenti contributivi, divenuti disabili parziali o totali nel corso della carriera lavorativa».
In sostanza, verrebbero predisposte nuove modalità per il ricorso contro eventuali decisioni sfavorevoli dell’INPS che però – tra inappellabilità della sentenza di primo grado, problemi di competenza dei Consulenti Tecnici “a disposizione” dei Giudici (figure che diverrebbero centrali, con il nuovo meccanismo) e possibili conflitti di interesse – fanno concludere con «l’impressione che se da un lato i tempi potrebbero essere abbreviati – anche se nessuna disposizione precisa i tempi del Giudice per nominare il Consulente, né il tempo di quest’ultimo per redigere la relazione – dall’altro le garanzie per il Cittadino sarebbero sicuramente inferiori».
Rispetto poi alla scuola, nella bozza della Manovra attualmente disponibile vi è un articolo specificamente dedicato alla razionalizzazione della spesa riguardante l’organizzazione scolastica, i cui primi commi si soffermano sul sostegno degli alunni con disabilità.
Vi si parla di posti in deroga per il sostegno – tenendo conto di tutta la recente giurisprudenza in materia – di docenti curricolari e di formazione del personale, materie assai delicate e complesse, sulle quali appare ancor più necessario disporre di un testo definitivo.
Parecchie perplessità suscita per altro un vero e proprio svarione contenuto nel testo, quando al sesto comma si prevederebbe la presenza obbligatoria di un medico INPS nelle «commissioni mediche di cui all’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nei casi di valutazione della diagnosi funzionale istitutiva del diritto all’assegnazione del docente di sostegno all’alunno disabile». «In realtà – si rileva in HandyLex.org – la definizione della diagnosi funzionale non è una competenza della Commissione ex Legge 104/1992. Inoltre, non è propriamente la diagnosi funzionale ad essere istitutiva del diritto in parola, ma, semmai, il Profilo Dinamico Funzionale (nemmeno questo di competenza di quella Commissione), unitamente alla certificazione di “alunno con handicap”. Nell’evidente svarione, tuttavia, emerge comunque netto il retropensiero secondo cui la presenza di un medico INPS (indipendentemente dalle sue specifiche competenze professionali in questi ambiti) sia sinonimo di garanzia di rigore e correttezza».
In ambito infine di spesa protesica, la prevista «rigida compressione della spesa» porta a concludere che ciò «avrà delle probabili conseguenze, ancora da definire, nella qualità delle prestazioni protesiche attualmente riservate alle persone con disabilità».
Nel rimandare dunque i Lettori all’approfondimento di HandyLex.org (disponibile cliccando qui), continueremo a seguire gli sviluppi di tutti questi provvedimenti, in attesa – come detto – di testi “sempre più definitivi”. (S.B.)