Lo scopo principale di questa iniziativa dal grande impatto – sia a livello individuale che comunitario – è quello di consentire alle persone con disabilità che lo desiderino di partecipare ad escursioni di gruppo in ambito montano, potenziando al tempo stesso la capacità delle reti associative di realizzare le azioni e gli interventi necessari a favorire la fruizione di un ambiente come la montagna, altrimenti inaccessibile a una persona con disabilità, promuovendo di conseguenza il turismo sociale del territorio.
Nell’ambito della Montagna per tutti, dunque, sono state svolte azioni per sensibilizzare e soprattutto accrescere la consapevolezza sulla disabilità in nuovi ambiti, come ad esempio nelle associazioni di escursionismo o di podismo a carattere naturalistico. Queste e altre organizzazioni sono state e saranno coinvolte per formare volontari che possano accompagnare le persone con la speciale carrozzina Joelette, tutti – “guidatori” e “passeggeri” – accomunati dalla stessa passione per la natura.
A proposito della Joelette, si tratta di una sorta di bicicletta monoruota guidata da due accompagnatori, che proviene dalla Francia e che è stata acquistata grazie al progetto. Essa consente a una persona con disabilità – o anche a una persona con una grave limitazione funzionale – di vivere l’esperienza dei sentieri montani in tutta sicurezza.
La montagna per tutti ha permesso anche di avviare – con la consulenza tecnica del Servizio Progettazione Accessibile del Centro per l’Autonomia Umbro – l’analisi della fruibilità dei percorsi e degli spazi di supporto alle attività in montagna, a partire da quelli presenti nel Comune di Polino, all’interno del Parco Regionale del Fiume Nera.
Sulla base dell’analisi effettuata, poi, sono state avanzate delle proposte di intervento, frutto di un’attenta ricerca di soluzioni in grado di coniugare il rispetto dei princìpi dell’Universal Design (“progettazione universale”) con quello dell’ambiente paesaggistico esistente. In tal senso il CAI si è impegnato ad elevare l’accessibilità del rifugio di Polino, realizzando gli interventi necessari a rispondere alle variegate esigenze della maggior parte delle persone, in modo equivalente, confortevole, sicuro ed esteticamente piacevole, oltreché contestualizzato nell’ambiente circostante. (Centro per l’Autonomia Umbro)
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