Questa «Manovra della paura» è una «bomba ad orologeria»!

Il giudizio della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) sulla Manovra approvata fulmineamente al Senato e in attesa della fiducia alla Camera, è motivato soprattutto dai tagli lineari alle agevolazioni fiscali, che colpiranno tutti, ma naturalmente "faranno più male" ai Cittadini meno abbienti o in situazioni di maggiore difficoltà. «Per noi però - dichiara il presidente della FISH Pietro Barbieri - non esiste solo una questione tributaria. Un'altra bomba ad orologeria, infatti, è il tracollo delle politiche sociali centrali e regionali, dovuto a stanziamenti e a trasferimenti sempre più esigui, con effetti che già oggi sono devastanti sulle persone e sulle famiglie». Unico motivo di soddisfazione, il recepimento di un emendamento avanzato nei giorni scorsi dalla FISH, con l'inserimento nei "parametri di virtuosità" degli Enti Locali, di «indicatori quantitativi e qualitativi sull'insieme dei servizi resi». «Un punto - secondo Barbieri - da cui senz'altro ripartire»

Forbice che taglia delle banconote di euro«Bomba ad orologeria» è la definizione che la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) dà della Manovra Finanziaria dopo l’approvazione della stessa al Senato e la fiducia che entro breve il Governo porrà alla Camera. «Dunque – si legge in una nota della Federazione – la “manovra della paura” ha concluso il suo fulmineo iter. La discussione e il confronto sono stati immolati sull’altare dell’emergenza e dell’urgenza. Se un percorso così anomalo e accelerato fosse davvero necessario, lo diranno i mercati e l’Unione Europea. Quel che è certo, però, è che gli effetti li pagheranno direttamente tutti i Cittadini».

Come avevamo riferito nei giorni scorsi (se ne legga cliccando qui), pur con la consapevolezza che le possibilità di modificare la Manovra 2011-2014 sarebbero state assai limitate – alla luce della situazione finanziaria internazionale e di quella della politica interna – la FISH aveva comunque avanzato un numero ristretto di propri emendamenti, limitandoli ad alcuni aspetti ritenuti irrinunciabili per le persone con disabilità.
Fra questi vi era ad esempio quello riguardante la riserva di un’aliquota fissa del fondo perequativo – previsto dalla norma sul federalismo fiscale – per compensare la forte diminuzione delle prestazioni sociali in generale e in particolare di quelle per le persone anziane e con disabilità. Come purtroppo volevasi dimostrare, oggi di tali proposte non si trova traccia nel testo approvato al Senato e rimangono immutate anche le norme che rivedono i criteri per il contenzioso nelle invalidità civili, ponendo dunque l’INPS in una posizione di vantaggio in giudizio.
«Ma – secondo quanto si legge nel comunicato della FISH – c’è di peggio! Infatti, nel testo emendato della Manovra viene previsto un taglio lineare del 5% delle agevolazioni fiscali nel 2013 e del 20% nel 2014, concernente le più comuni detrazioni e deduzioni di cui tutti i contribuenti si avvalgono al momento della denuncia dei redditi (farmaci, mutui, spese mediche). E a questo si aggiunge una revisione, altrettanto lineare, anche del regime di IVA agevolata. Una misura, questa, che colpisce sicuramente tutti, in modo uguale, ma non certo equo. Si tratta di una vera e propria “bomba ad orologeria”, che potrà essere disinnescata solo se il Governo – rivedendo in altro modo le agevolazioni fiscali, ma anche intervenendo sulla spesa sociale – riuscirà a recuperare 4 miliardi nel 2013 e ben 20 miliardi nel 2014».

«Colpisce molto – commenta il presidente della Federazione Pietro Barbieri – l’espressione letterale dell’emendamento che impone l’eliminazione o la riduzione dei regimi fiscali di agevolazione o esenzione che si sovrappongono alle prestazioni assistenziali. Tradotto: le persone con disabilità pagheranno due volte: prima come contribuenti, poi come Cittadini».
Particolarmente inquietanti sono un paio di quesiti che la FISH pone, a conseguenza di quanto detto: «Oggi i genitori di bambini disabili hanno diritto a una detrazione forfettaria minima: domani quindi non ne avranno più diritto, perché quei bambini godono già di assistenza pubblica?». E ancora: «Oggi si possono dedurre le spese mediche per un infermiere a domicilio a una persona con disabilità grave: domani quindi non si potrà più, perché egli già gode dell’indennità di accompagnamento? Tutto lascia supporre, a questo punto, che nel prossimo anno e mezzo saranno fortissime le tensioni fra le diverse parti interessate a pagare il meno possibile lo scotto di questa Manovra».
«Per noi – aggiunge Barbieri – non esiste però solo una questione tributaria. L’altra bomba ad orologeria, infatti, è il tracollo delle politiche sociali centrali e regionali, dovuto a stanziamenti e a trasferimenti sempre più esigui, con effetti che già oggi sono devastanti sulle persone e sulle famiglie».

C’è tuttavia per la FISH anche un motivo di soddisfazione dalla lettura del testo emendato della Manovra: infatti, sono state raccolte le considerazioni della Federazione sui cosiddetti “parametri di virtuosità” che condizioneranno la possibilità per gli Enti Locali di derogare dal patto di stabilità. Se quindi fra i parametri previsti continua ad esserci il «tasso di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale», viene però introdotto un nuovo comma, ritenuto particolarmente significativo: a decorrere cioè dalla determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni, saranno compresi tra i parametri di virtuosità anche gli indicatori quantitativi e qualitativi, riguardanti gli output, ovvero l’insieme dei servizi resi.
«Leggere in un testo così impegnativo i termini “livelli essenziali” e “indicatori qualitativi e quantitativi” – è il commento di Barbieri – è certamente una vittoria politica e culturale della FISH, ma anche un punto da cui ripartire». (S.B.)

Ufficio Stampa FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), tel. 06 78851262, ufficiostampa@fishonlus.it.
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